Serie A in crisi? La ricetta di Moggi: "Una regola potrebbe cambiare tutto"
In un evento a Massa l'ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, ha parlato dei problemi del calcio italiano.

Il campionato italiano sta vivendo un periodo di crisi a livello economico e di talenti. Il nostro calcio è diventato di secondo piano rispetto alla Premier League e altri campionati esteri. I top player sono ormai solo di passaggio in Serie A a meno che siano a fine carriera come De Bruyne e Modric.
A margine di un evento a Massa, Luciano Moggi ha fatto una radiografia sui problemi del nostro sistema: "È l’ABC del calcio. È giusto che ci sia la libera circolazione, però c’è stato un tempo in cui il presidente federale aveva l’abitudine di dire che possono giocare fino a cinque giocatori stranieri, il resto italiani o al massimo europei. Pensate alla Nazionale del 2006: sei giocatori della Juventus, più Lippi. Nella Francia c’erano Thuram, Trezeguet: era quasi Juve A-Juve B".
"L’artificio necessario era creare una nazionale che avesse giocatori italiani all’altezza della situazione. Cannavaro ha vinto il Pallone d’Oro: il problema di fondo non è che il calcio sia cambiato, ma che l’abbiano fatto i dirigenti. Basterebbe che la FIGC dicesse che possono giocare cinque stranieri. Il decreto crescita ha messo negli anni scorsi le società in condizione di pagare i calciatori dall’estero molto meno degli italiani. Se si cambia, la Nazionale può risorgere” ha concluso l'ex dirigente della Juventus.






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