Paoletti è un ciclone: "ADL ha detto bugie, Ferlaino meglio di lui. Finta sostenibilità e Conte seconda scelta"
Paolo Paoletti, giornalista ed ex addetto stampa del Napoli, si è espresso in maniera molto critica nei confronti di Aurelio De Laurentiis.

Aurelio De Laurentiis è apparso commosso ed emozionato nel corso della presentazione dello sponsor Sorgesana, il presidente ha celebrato i suoi 20 anni di presidenza annunciando un futuro prospero per il club azzurro. Paolo Paoletti, giornalista ed ex addetto stampa del Napoli, ha così commentato sulla sua pagina Facebook. "Aurelio De Laurentiis, festeggia i 20 anni al Napoli con un bilancio durante un evento di promozione personale al cospetto di partner e sponsor. Ovvio che sia stato un intervento di lodi sperticate alla sua gestione e di accusa agli altri club (soprattutto Inter di Oaktree e Milan di Redbird, il Genoa di proprietà del fondo 777 non fa paura...) che sono gestiti da fondi internazionali quotati sui mercati (Borse) più importanti del mondo. Serve quindi riportare lo stato di verità, punto per punto".
Vi proponiamo altri stralci del pensiero di Paoletti: "I suoi vent'anni li ha autodefiniti "ultra positivi"... E' stato certamente così per le sue tasche, avendo accumulato un patrimonio personale stimato 200 milioni di euro. Ma De Laurentiis si confronta con la storia del Napoli non con quella dei suoi 20 anni. Se ha vinto 1 scudetto, 3 Coppette Italia (solo 5 partite) ed 1 Supercoppa italiana, partecipando per 14 anni alle competizioni internazionali...".
"Nei suoi primi 20 anni, Corrado Ferlaino ha vinto 2 scudetti, 1 Coppa Uefa, 2 Coppe Italia (1 con 13 vittorie su 13 gare), 1 Supercoppa, 1 Coppa Angloitaliana, piazzandosi per 13 volte dal 1 al 6° posto che oggi valgono Champions League e Euro League, con 2 primi posti, 3 secondi, 4 volte il terzo posto, 1 al 4°, 5° e 6°. Dovessimo allargare al 9° posto, posizione che lo scorso campionato è valsa la Conference League, Ferlaino sarebbe in netto vantaggio. E senza la manna dei diritti televisivi! Ma mai nessuno nel ventennio ferlainiano, prima e dopo i trionfi, si è permesso di affermare che la sua gestione era stata ultra positiva!".
Poi ancora: "Poi ADL passa ai soldi spesi per il mercato. "Dicono che sono impazzito per aver speso più di 150 milioni di euro. In verità anche l'anno scorso ho speso e abbiamo sbagliato tutti gli acquisti" Ecco la sola verità che ha avuto il coraggio di affermare su di sè., visto che ha fatto sempre tutto lui. Ma non basta. Il Napoli nella speciale classifica del costo della rosa ed il rispettivo valore, è ULTIMO tra le prime 10 squadre. Ovvero è il club che ha valorizzato meno gli investimenti con appena il +52,20%. Dietro anche al Torino (+64,53%) dove Cairo è tartassato dai tifosi che gli chiedono di cedere il club. E lontanissimo da Inter (+352%), Milan +(259%), Atalanta (+205,38%), Bologna (+135,45%), Roma (+125%), Fiorentina (+109,65%), Lazio (+101,30%). Pertanto i numeri dicono che i 150mln spesi sono la diretta conseguenza del depauperamento del valore della rosa per il 10° posto e tutte le scelte sbagliate da ADL".
"Basta con lo Scudetto, vittoria estemporanea e casuale seppur conquistata sul campo per evidenti meriti di Spalletti. Mai il campionato, infatti, era stato spaccato in 2 dai Mondiali, per cui Inter, Milan, Juve, le migliori italiane hanno dovuto 'sacrificare' alle Nazionali 11/12/13 giocatori... Una gestione si giudica dall'insieme delle realtà societarie. Quali sono i valori gestionali di De Laurentis? Intascare lui e tutta la famiglia, 5 mln di euro l'anno per tanti anni, attraverso un posto in CdA che non conta nulla? Aver distrutto il patrimonio abbonati, vera forza del club? Non avere un centro sportivo quando prima il Napoli ne aveva 2 (Marianella e Soccavo)? Aver distrutto il settore giovanile che aveva vinto con la Primavera di Mario Corso il primo scudetto della storia azzurra e messo a disposizione del Napoli del primo Scudetto 7 giovani di talento? Basta, per favore...".
Paoletti prosegue: "Antonio Conte. Per AdL "uno degli allenatori più forti al mondo". A lui il compito di risollevare la squadra dal decimo posto perché "il calcio Napoli deve essere consacrato nella sua ulteriore dipendenza". Certamente Conte è uno dei migliori tecnici in circolazione. Lo era anche Ancelotti e sappiamo come è finita. Antonio era l'unico su cui puntare seriamente, ma se è uno dei migliori non si capisce perché De Laurentiis abbia atteso 2 mesi per contrattualizzarlo, neanche prima scelta, perché se Gasperini avesse accettato, sarebbe stato lui l'allenatore del Napoli. E' certo invece che i risultati che il Napoli saprà conquistare sul campo saranno esclusivamente opera sua".
"Lasciamo stare l'internazionalizzazione annunciata e smentita almeno 2 volte prima con Benitez, poi con Ancelotti. Tra i progetti invece, l'unico che da anni doveva già essere portato a termine è lo stadio. Progetto sbandierato mille volte, dove siamo alla lettera morta: Afragola, Quarto, Castelvolturno, Bagnoli le ultime fesserie da imbonitore. De Laurentiis compri il San Paolo/Maradona per quanto vale (90 milioni di euro) e ci faccia ciò che vuole. Quando ne sarà proprietario, smettendo di sfruttare i soldi dei napoletani che pagano la manutenzione con le tasse comunali, potrà permettersi di parlare di progetti e di futuro".
Paoletti aggiunge: "Declama..."Si è sempre detto che Napoli è un club di passaggio per i calciatori: falso! Oggi il Napoli non lancia solo campioni, ma è anche un loro punto di arrivo, campioni affermati vogliono giocare del Napoli, uno dei migliori allenatori ha voluto allenare il Napoli". Il falso lo afferma lui ancora una volta. Nei suoi 20 anni, da Lavezzi in poi, tutti i migliori sono voluti andare via da Napoli per vincere titoli e guadagnare di più. Koulibaly, Kim, Osimhen, gli ultimi. Gli unici veri Campioni che negli anni hanno scelto il Napoli sono stati Sivori e Altafini, Savoldi (mister miliardo e record abbonati con 70.000 tessere) e Maradona. Diego con il record di costo (13 miliardi), che Ferlaino acquistò nonostante i debiti (8 miliardi nel 1984). Oggi per portare grandi campioni, servono attrattività, competenza, competitività, soldi. I giocatori arrivati quest'anno lo hanno fatto solo per Conte".
Infine: "Sostenibilità non è fare una squadra di pallone invece che una azienda che produce calcio. Sostenibilità significa produrre più fatturato per avere finanza da investire per vincere. La sostenibilità è quella dettata da Conte nel giorno della sua presentazione: Napoli è città globale che deve vincere sempre. Per vincere non bisogna cedere i migliori. Amen! Finche c'è lui...", conclude Paoletti su Facebook.
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