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Caso Sinner, le parole di Nadal fanno il giro del mondo: "Scommetto la vita"

"Per vent'anni mi sono sottoposto a tutti i controlli, ogni anno molto numerosi. So quanto sono severi", ha spiegato lo spagnolo.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

22/05/2025 17:30 - Interviste
Caso Sinner, le parole di Nadal fanno il giro del mondo: Scommetto la vita

Ci siamo: sta per iniziare il Roland Garros. Uno dei leggendari specialisti che hanno legato la loro storia anche a questo meraviglioso Slma, ovvero Rafael Nadal, ha espresso nuovamente parole di apprezzamento e stima nei confronti di Jannik Sinner, coinvolto in un caso di doping legato al Clostebol.


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Parole nette del campionissimo spagnolo, rilasciate in un'intervista a L'Équipe. Le sue parole hanno fatto subito il giro del mondo anche perché sono state contrapposte a quelle di chi invece ritengono che il numero 1 al mondo abbia responsabilità. Queste le parole di Nadal: "Sono assolutamente convinto che Jannik non abbia mai voluto barare o fare qualcosa di illecito. Ne sono sicuro, ci scommetterei la vita".


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"C’è sempre molto rumore attorno a questo genere di cose - ha aggiunto Rafa Nadal, che ormai è un ex - e quando succede è un male per tutti. Credo abbia vissuto l’inferno per un anno. Ovviamente, per il tennis, questo genere di cose è negativo. Dopodiché, se dubitiamo di tutto nella vita, possiamo mettere in discussione tutto. Dico solo che mi fido di Jannik. Come ho fiducia in Jannik ho fiducia anche nella giustizia - ha proseguito lo spagnolo, 14 volte campione dello Slam parigino -. Non mi piace esprimere la mia opinione su cose che non conosco. Quindi capisco che quando il sistema giudiziario prende decisioni, è perché ha tutte le informazioni necessarie che noi non abbiamo".

"Per questo motivo non mi piace vedere altri giocatori parlarne senza avere le informazioni necessarie. Le persone che ne sono dotate, durante l’intero processo, sono quelle che devono prendere le decisioni e giudicare i fatti. Non credo davvero che Jannik sia stato trattato diversamente perché numero 1 al mondo. Non ci credo. Per vent’anni mi sono sottoposto a tutti i controlli, ogni anno molto numerosi. So quanto sono severi. Se sono state prese decisioni a favore di Jannik, scusandolo e dichiarandolo non colpevole, è perché il tribunale che ha dovuto analizzare i fatti aveva tutte le prove e tutti gli argomenti per prendere questa decisione. E noi non abbiamo tutto questo. Penso che sia un modo per creare confusione e mi sembra ingiusto", ha concluso.


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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