Beccantini: "Serie A, sembra già tutto finito. Maradona era del Marsiglia, poi..."
"Conte Dracula ha perso Lukaku, le staffette Inzaghi-Chivu, Conceicao-Allegri, Ranieri-Gasp, Gasp-Juric, Baroni-Sarri e Palladino-Pioli infiammano i loggioni", ha scritto il giornalista.

Roberto Beccantini, giornalista, ha fatto le carte al nuovo campionato di Serie A. Queste le sue parole: "Adesso che tutto (ri)comincia, sembra già tutto finito. E’ il calendario, bellezza, come diceva Bogart della stampa. Il calendario e il mercato. Le idi Di Marzio incombono da mesi, e per questo stilare una griglia, oggi, è un gioco senza senso. Ma dal momento che sono proprio i giochi senza senso a titillare il senso comune, ecco la mia. Provvisoria, fragile, scostumata".
"1) Napoli, 2) Inter, 3) Milan, 4) Juventus, 5) Atalanta, 6) Roma, 7) Fiorentina, 8 ) Lazio, 9) Bologna, 10) Como, 11) Torino, 12) Genoa, 13) Udinese, 14) Parma, 15) Sassuolo, 16) Cagliari, 17) Verona, 18) Lecce, 19) Pisa, 20) Cremonese. Arrigo, da Fusignano, invoca più velocità, più idee. Dodici club su venti hanno cambiato allenatore. I 34 anni di De Bruyne, i 35 di Immobile, i 39 di Dzeko e i 40 di Modric riassumono lo spirito del tempo (in tedesco, «zeitgeist»): non più paradiso, non ancora in inferno, ma un limbo, la nostra serie A, che offre clisteri decenti, se non (più) seducenti".
"Le squadre sono cantieri. Conte Dracula ha perso Lukaku, le staffette Inzaghi-Chivu, Conceiçao-Allegri, Ranieri-Gasp, Gasp-Juric, Baroni-Sarri e Palladino-Pioli infiammano i loggioni, agitano i pulpiti, sferzano le tastiere. Ci si interroga sugli algoritmi di Comollì, sul Var spiegato al popolo (con i familiari del tempo effettivo in lutto), sul peso dei contratti (Vlahovic, Lookman, Donnarumma), trascurando le scadenze. Maradona, nel 1989, era «già» del Marsiglia di Tapie: Ferlaino, nel dubbio, gli mostrò una firma e una data. Diego capì. Sventola, a Sassuolo, l’ultima bandiera: Berardi. Le conferme di Kean, del Como indonesiano di Fabregas e del Bologna tracceranno confini cruciali. On y va: a 50 anni dalla Supercazzola di Amici miei. Con scappellamento a destra (era il 1975: che fiuto)", ha concluso.






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