Hojlund e il fastidioso paragone con Higuain di cui non si sentiva il bisogno

Con l'arrivo di Hojlund il Napoli ha probabilmente anticipato anche l'acquisto del bomber del futuro, quello che avrebbe valutato con calma considerando la presenza di Romelu Lukaku e di Lucca. Il club partenopeo voleva scegliere con cura colui che avrebbe dovuto rappresentare "tecnicamente" l'erede di Osimhen in termini di prospettiva.

E invece l'infortunio di Big Rom ha costretto la società ad accelerare, a spingere sul mercato e a fare all-in sul calciatore del Manchester United che era in uscita dai Red Devils. E così, dopo Scott McTominay, il Napoli ha fatto ancora una volta la spesa nel glorioso club in cui hanno giocato i vari Cantona, Beckham, Ronaldo, Rooney, Scholes e tantissimi altri fenomeni della storia del pallone.

Antonio Conte ha lanciato Hojlund subito nella mischia, a Firenze. Nemmeno il tempo di conoscere i nuovi compagni, si è ritrovato con la maglia addosso ed il gravoso compito di segnare per i campioni d'Italia. E lo ha fatto subito sfruttando un assist perfetto di Spinazzola. Sui social, in questi giorni, si è però infiammato il dibattito con tanto di paragone con Higuain. Un modo fastidioso di vedere il calcio di cui non si sente affatto il bisogno. Al di là di evidenti differenze sul versante delle caratteristiche tecniche tra il danese e l'argentino, perché mettere pressioni sul calciatore appena arrivato? El Pipita è "odiato" perché ha "tradito", perché ha deciso di lasciare il Napoli nel suo momento più alto per approdare alla Juventus, tuttavia sul versante squisitamente calcistico è stato tra gli attaccanti più forti in giro per il mondo degli ultimi 20 almeno: oltre ad un minimo di competenza, è sufficiente avere un briciolo di onestà intellettuale per ammetterlo.

Hojlund è giovane (22 anni), ha tutta la carriera davanti per mostrare il suo valore (che in parte ha già messo in vetrina), ma per ora di Higuain ha solo l'H come lettera iniziale del cognome. Anche il fiuto del gol è notevole, così come altre importanti qualità. L'augurio di tutti è che Rasmus possa superare Gonzalo, ma piano con i fastidiosi paragoni. Che danneggiano soprattutto il nuovo attaccante del Napoli.