Conte: provocazione o cosa? Soprattutto a chi? Guardate il minutaggio (GRAFICO)

La scelta epocale e forse da guinness dei primati di Antonio Conte, undici undicesimi cambiati per una gara di Coppa Italia, non poteva non lasciare adito a discussioni e dibattiti di sorta. Non tanto sulla valutazione della scelta, evidentemente sbagliata, quanto sulle motivazioni alla base della scelta. Ai più è infatti parso inopportuno un cambio così radicale, atteso che il club di De Laurentiis in questa stagione è orfano di Coppe europee, per cui anche solo 4 gare al massimo di Coppa Italia non potevano e non dovevano in alcun modo costituire né intralcio, né distrazioni psico-fisica per una squadra assemblata per un numero di gare contenuto.

Alla luce di queste considerazioni risulta davvero poco chiara la ratio di questa scelta, a taluni parsa provocatoria, non fosse altro che sembrerebbe indecifrabile il destinatario di una tale eventuale provocazione: il Presidente recentemente, tra il serio e il faceto, chiamato in causa per possibili acquisti da parte del tecnico? Sarebbe grave. L’ambiente, definito ultimamente dal tecnico stesso, in maniera sibillina, non del tutto unito e colpevole di voler vincere un trofeo come la Coppa Italia? O infine, cosa ancor più grave, il pubblico, chiamato in causa per mostrare la presunta inadeguatezza della rosa, inadeguata anche solo per la Coppa Italia? Cosa ancor più grave questa, alla luce anche del fatto che certi calciatori mandati ieri allo sbaraglio potrebbero risentire moralmente del tutto, senza contare che il pubblico napoletano non meriterebbe certe mortificazioni.

Nel riportare in maniera esemplificativa il grafico che riassume il minutaggio dei calciatori del Napoli in campionato, da parte nostra non giungiamo a conclusioni che si baserebbero esclusivamente su illazioni o deduzioni derivanti dalla mera osservazione delle ultime (inutili) conferenze, ma desidereremmo chiarezza in merito a comportamenti strani e forse poco rispettosi nei confronti di un pubblico appassionato come pochi di calcio e legato alla squadra in maniera talvolta viscerale, nei confronti del quale forse, in occasioni come quella di ieri, al responsabile, vale a dire il tecnico, era ascritto il solo dovere di chiedere scusa per la figura barbina fatta in campo a causa delle sue scellerate scelte. Tutti noi avremmo capito e apprezzato.