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Colella: "Per Kvara solo gratitudine, a Napoli difficilmente vedremo uno simile"

"E' un poeta con alcune fragilità caratteriali che ha fatto innamorare i bambini e resterà nel cuore di una generazione che non ha vissuto Maradona", ha spiegato.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

14/01/2025 23:39 - Altre notizie
Colella: Per Kvara solo gratitudine, a Napoli difficilmente vedremo uno simile

Mario Colella, noto avvocato e grande tifoso del Napoli, ha pubblicato un interessantissimo post su Khvicha Kvaratskhelia, ormai ad un passo dal PSG. Queste le sue parole: "E' stato un giocatore del Napoli che ha contribuito in maniera determinante al terzo scudetto, dopo 33 anni dal secondo. 33 anni dal secondo. Per lui va provata solo gratitudine".


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"Ogni altra considerazione da zite cuntignose, la lasciamo, appunto, alle zite cuntignose, e agli uomini volgari che fingono di non sapere come funziona il mondo nella cui melma pure sguazzano. Khvicha - ha aggiunto - è un giocatore come raramente se ne vedono in giro, un selvaggio del calcio, un poeta con alcune fragilità caratteriali che ha fatto innamorare i bambini e resterà nel cuore di una generazione che non ha vissuto la stagione maradoniana. E questo, già solo questo, dovrebbe far comprendere l'importanza e l'effetto benefico per Napoli di questo ragazzo che prevalgono su ogni ulteriore giudizio di fatto annullandolo. Uno così, inutile dirlo, qui a Napoli difficilmente lo rivedremo".


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Ed ha aggiunto: "Naturalmente, si va avanti, perché abbiamo ancora molto da dire e fare, molto da godere, ma è bene saperlo. Personalmente lo ringrazio e spero per lui il meglio, solo il meglio. È un giovane che può fare molto, molto ancora, per sé e per promuovere la bellezza sui rettangoli verdi, bellezza che si riverbera nei cuori di chi assiste al gesto atletico con sguardo bambino. Khvicha non dimenticherà Napoli. Molte cose possono essere dimenticate ma uno scudetto qui - a 21 anni - non si dimentica".

"Non si dimentica - conclude Colella - un corteo di giovani matti su motorini lanciati a tutta velocità che rischiano la vita urlando il tuo nome, non si dimentica un'impresa come quella, nella città di Diego, sì attesa, sì agognata e sì portatrice di gioia per un popolo. Per un popolo. Non è retorica, sono fatti. Naturalmente noi - e in questo noi, c'è da giurarci, vanno comprese anche le zite cuntignose - di suo non dimenticheremo nemmeno uno gol, nemmeno un dribbling. Ciao, Kvara".


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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