Zazzaroni: "Ranieri sarebbe stato perfetto. Ma ho il nome giusto per l'Italia"
Nella trasmissione Tatanka il giornalista sportivo Ivan Zazzaroni ha parlato del possibile successore di Spalletti sulla panchina dell'Italia.

Intervenuto nella trasmissione Tatanka, senza giri parole, in onda su Stanleybet.news, Ivan Zazzaroni ha commentato così un caso spinoso che ha riguardato l'Italia: "Io sono uno dei pochi che ha difeso Acerbi. Da un certo punto di vista posso infatti anche capire la sua decisione di non presentarsi in nazionale nonostante la convocazione dell’ex Commissario Tecnico Luciano Spalletti".
"È un giocatore quasi a fine carriera che veniva da un 5-0 subito in finale di Champions League con la sua Inter, un trauma forte. Inoltre gli era stato detto in precedenza che era troppo vecchio per la nazionale. Quando viene fatta una dichiarazione del genere, poi non puoi tornare sui tuoi passi e andarlo a richiamare. Capisco che la nazionale sia la cosa più importante per un calciatore ma esiste anche il libero arbitrio e la decisione autonoma” ha continuato il direttore del Corriere dello Sport.
Poi sul possibile successore di Spalletti, Zazzaroni si è sbilanciato: "Il mio uomo giusto per la nazionale è un motivatore come Josè Mourinho. È chiaro che ora lui è ancora sotto contratto con il Fenerbahche, ma secondo me anche la nostra Federazione, che si è presa del tempo per decidere in maniera definitiva, ci ha pensato. All’Italia serve un grande uomo di livello internazionale per provare ad andare al Mondiale perché ad oggi non esiste pensare ad programma, un progetto. Oggi l’unica cosa che conta è qualificarsi al prossimo mondiale, tutto il resto è secondario. Per me anche Claudio Ranieri sarebbe stato perfetto”.







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