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Rivoluzione Sinner, il commento di Djokovic fa discutere: "Due fenomeni, che sorpresa"

Continuano a far discutere gli addii al preparatore atletico Marco Panichi e al fisioterapista Ulises Badio: spunta l'opinione del tennista serbo.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

28/06/2025 18:55 - Interviste
Rivoluzione Sinner, il commento di Djokovic fa discutere: Due fenomeni, che sorpresa

Fa discutere il caso Sinner che si è separato dal nuovo preparatore atletico Marco Panichi e dal fisioterapista Ulises Badio. Una decisione a sorpresa che ha spiazzato anche Novak Djokovic il quale ha fornito la sua opinione nel corso del media day prima di Wimbledon.


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Queste le sue parole: "Quello che posso dire come persona che ha fatto dei cambiamenti, è che lo capisco. Capisco che a volte non sei semplicemente più allineato a un modo di pensare o vedere le cose. E a quel punto ti separi. A volte stai cercando qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, qualcosa di più fresco. Alcune persone preferiscono lavorare con delle persone che sono 'allineate' al proprio stile di tennis, con il loro modo di interpretare il lavoro fisico e così di questo genere. Ci sono tantissime differenze tra i giocatori". 


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Ed ha aggiunto: "Io ho lavorato con Panichi e Badio, penso che entrambi siano dei professionisti fenomenali, entrambi hanno contribuito tanto ai miei successi e del mio team. Non so quali siano le ragioni che hanno portato alla separazione con Jannik ma è stata una sorpresa anche per me. Il gioco e il fisico di Sinner sono migliorati molto nell'ultimo anno/anno e mezzo. E loro sono stati una parte integrante del team. A essere onesto, quindi ripeto, non so perché si siano separati. Ma i cambiamenti possono succedere. Non è solo necessariamente qualcosa legato a un aspetto professionale, magari può essere anche qualcosa di più privato".

Poi conclude: "La definizione di persona giusta è piuttosto relativa. Siamo tutti differenti. Abbiamo tutti differenti costituzioni fisiche. Alcune persone sono un po' più flessibili dal punto di vista mentale, più aperte magari nell'imparare nuove cose rispetto ai metodi con cui erano cresciuti. Dipende dalla persona, davvero. Ad alcuni piace stare nella comfort zone. Quando hai un allenatore, o un preparatore o un fisioterapista che è stato con te a lungo, come è successo a me questo sicuramente ti dà stabilità emotiva. Ti dà un senso di comfort e sicurezza, e da questo punto di vista anche forza. Ma ripeto, è difficile dare giudizi generali perché ognuno di noi è diverso dagli altri".


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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