Nicola Bonfiglio, mental coach: "La mente si può allenare, in Italia siamo indietro. Conte dura un biennio"
Cos'è un Mental Coach? Lo abbiamo chiesto a Nicola Bonfiglio, professionista del settore, che ci ha raccontato in cosa consiste il suo lavoro.

Il calcio moderno non è fatto solo di prestazioni fisiche, ma anche di approccio psicologico ad uno sport, o a un gioco se preferiamo, che chiede sempre di più agli interpreti principali, ossia ai calciatori. Ed è per questo motivo che da qualche tempo, calciatori e società, si affidano sempre più alla figura del Mental Coach, ossia colui che aiuta gli atleti a dare sempre il massimo anche quando le energie mentali, oltre a quelle fisiche, rischiano di venire meno. Scopriamo di più su questo aspetto attraverso l'intervista che abbiamo realizzato con Nicola Bonfiglio, Mental Coach specializzato in Sport Coaching e Top Performance.
Cos'è un Mental Coach?
"Il Mental Coach è un allenatore mentale", ha spiegato Bonfiglio in esclusiva ai microfoni di AreaNapoli.it. "Aiuta le persone a far emergere il proprio potenziale, i propri talenti, a gestire al meglio le proprie emozioni, a superare i limiti, a costruire un obiettivo stimolante. Esattamente come noi alleniamo il nostro corpo, possiamo allenare la nostra mente ogni giorno per poterci migliorare".
Quanto il Mental Coach interviene in modalità di consulenza al gruppo-squadra e quanto, invece, in "one to one", singolarmente su ogni calciatore?
"Ogni professionista ha il suo metodo di lavoro, io personalmente mi definiscono un sarto, in quanto lavoro su misura con le persone che si rivolgono a me. Quando si intraprende un percorso con un Club, inizialmente si svolge un lavoro di gruppo, sempre in sinergia con il Mister in base all'obiettivo di squadra, poi si entra nel dettaglio con ogni singolo atleta di quella rosa, toccando le "corde" personali di ognuno di loro, affinché possano essere performanti al massimo".
Come siamo messi in Italia relativamente a quest'attività?
"Sono onesto e penso siamo indietro anni luce rispetto ad altri paesi. L'attività purtroppo è ancora poco divulgata, ad esempio, molti dirigenti sportivi non conoscono neppure il lavoro che viene svolto con i propri atleti e i relativi benefici che ne traggono gli stessi. Il nostro cervello è un elemento fondamentale per ognuno di noi e influisce costantemente nel determinare i nostri stati d'animo e di conseguenza definire i risultati che poi andiamo ad ottenere. Nel calcio, come nella vita, tutto questo aspetto si può allenare, l'atteggiamento e la mentalità con la quale una squadra affronta una partita, farà sempre un enorme differenza rispetto ad una sola preparazione tecnica. Quando pensiamo di aver perso la luce dobbiamo essere consapevoli che siamo noi ad avere l'interruttore, non le altre persone né tantomeno le situazioni esterne. Perciò, se tutto questo risulta così determinante, come mai non si dovrebbe allenare frequentemente in settimana per poi poterlo automatizzare e trasferirlo a nostro vantaggio durante una partita?"
Che ne pensi del Napoli e della mentalità che Conte ha portato al club?
"Il Calcio Napoli, oramai da diversi anni, è una bellissima realtà e per Antonio Conte parla il suo curriculum. Nel campionato nazionale ottiene sempre grandi risultati, il suo lavoro solitamente dura un biennio, infatti la sua storia dice che (Juve a parte) non rimane per più di due stagioni consecutive nella stessa squadra, concentrando quindi totalmente il lavoro sui suoi ragazzi in quell'arco temporale. Sarebbe molto stimolante ed innovativo anche per lui, a Napoli, fare qualcosa di diverso, ancor più grande rispetto al suo recente passato", ha detto Bonfiglio in conclusione.





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