Marianucci: "Napoli, che gioia". Lucca: "Conte mi ha voluto". Beukema: "Ho un sogno". Rrahmani: "Scorso anno duro"
Appuntamento tra squadra e tifosi a Castel di Sangro. Marianucci, Beukema, Lucca e Rrahmani hanno risposto alle domande del pubblico.

Una bella serata a Castel di Sangro, i tifosi del Napoli hanno avuto l'occasione di poter rivolgere alcune domande ad alcuni calciatori azzurri. Sul palco si sono presentati Amir Rrahmani, Luca Marianucci, Sam Beukema e Lorenzo Lucca. A presentare la serata è stato Daniele Decibel Bellini.
Tanti gli argomenti trattati nel corso del piacevole incontro organizzato dalla SSC Napoli, un momento molto importante per giocatori e tifosi. Luca Marianucci. "Cosa faccio nel tempo libero? Guardo Netflix, mi alleno e gioco alla Playstation, soprattutto giochi di guerra, Fifa e Fortnite. Due anni fa il primo stipendio arrivò all'Empoli e comprai dei vestiti. Ringrazio famiglia e amici che mi hanno sempre seguito. I complimenti dei compagni fanno sempre piacere. Sogno il primo gol in Serie A. Sarebbe bello vincere lo scudetto. Il DS chiamò il mio procuratore durante l'anno, dentro di me la gioia era immensa pur dovendo finire la stagione. In camera con Beukema? Sam è un ragazzo fantastico, mi sto trovando benissimo. Bisogna avere autostima per arrivare lontano. Passare il pallone a De Bruyne, come Rrahmani, Lucca e Beukema, è un'emozione pazzesca. E' stato un sogno. In Serie A ho capito di essere diventato un calciatore vero. Ho legato molto con Di Lorenzo nei primi giorni, mi rivedo un po' in lui per la trafila che ho fatto. Uso i social nei momenti morti in cui non so cosa fare. Dopo la partita provo a dormire. Da piccolo guardavo spesso Sergio Ramos. La mia valutazione al Fantacalcio? Massimo 2".
Amir Rrahmani: "E' stato un anno duro, sfrutto il tempo per riposare nel tempo libero. Primo stipendio? Dopo un paio comprai un'auto. Ringrazio papà, la famiglia e tutti i miei allenatori. Ricordo il primo scudetto con tanti punti di vantaggio, più di 15 davanti e paura di perdere. Il secondo scudetto? La partita a Parma, e l'ultima della vittoria, i momenti salienti. Due scudetti come Maradona? E' stato un bel complimento. Da bambino sognavo la Premier League, ma sono contento qui. Dopo 2-3 partite a Verona, Giuntoli telefonò il mio procuratore e gli disse che mi voleva al Napoli. Era a settembre, poi a gennaio fu tutto confermato. Per diventare calciatore bisogna dare il massimo tutti i giorni, anche quando non hai voglia di allenarti. Spinazzola sceglie la musica nello spogliatoio, prima di lui Di Lorenzo. Arrivai a Napoli nel periodo del covid. La città è molto bella. A 17 anni ho capito in Albania che sarei diventato un calciatore. Con Elmas ho trascorso tanto tempo. I social mi piacciono, molti commentano senza controllarsi, non si possono usare tanto i social ormai. Da piccolo il mio idolo era Thomas Vermaelen, ma anche Thierry Henry. Fantacalcio? Non mi piace".
Lorenzo Lucca: "Primo stipendio? Dopo una settimana finì. Devo tutto ai miei genitori e a mio fratello, mi hanno sempre sostenuto dal primo momento. Devo ringraziare loro, mi hanno fatto arrivare fin qua. Il gol piu' bello della carriera? Mi ricordo un gol contro il Bari, Palermo-Bari di punizione in Serie C. L'anno scorso ho fatto un bel gol sia contro l'Inter, ma anche contro il Monza. Guardo sempre i miei video per correggere gli errori. Complimento? Mai cambiato atteggiamento. Le persone che mi sono state accanto mi hanno chiesto di restare uguale. Vorrei vincere uno scudetto e vincere con l'Italia un Mondiale. Manna mi ha voluto a Napoli, anche il mister che ha chiamato il mio procuratore. Sono contento di essere qui, è stata un'emozione forte. Sin da bambino devi credere in te stesso. Quando non hai voglia di allenarti devi essere forte. Il 27 come Quagliarella? Non ci avevo pensato, 7+2 fa 9, il 9 ce l'aveva già Lukaku. Napoli città? Ho visto subito Dimaro. Due, tre anni fa sono stato ai Quartieri Spagnoli. Ho stretto con Buongiorno, Meret e i ragazzi della Nazionale. I social? Rapporto normale. Dopo le partite, mi rilassa stare con la mia ragazza e dormire presto. L'idolo da piccolo? Zlatan Ibrahimovic. Un rito prepartita? Tocco l'erba e bacio il polso".
Sam Beukema: "In Olanda giochiamo sempre con la palla in tutti gli allenamenti. In Italia c'è più tattica. Con il primo stipendio comprai un gioco della Playstation. Ringrazio famiglia e allenatori. Penso ai complimenti degli amici. Ora che sono del Napoli non è cambiato il mio atteggiamento, sono umile. Sognavo di vincere il Mondiale da bambino, ma ora sogno lo scudetto. A chi vorrei fare gol? Spero sia un gol importantissimo. Quando ero in vacanza a Ibiza mi ha chiamato il mister. Quando il Napoli ha chiamato ho sentito forte emozioni. Marianucci? Ottimo compagno di camera. Deve esserci sempre la voglia di migliorarsi. Giocare con tanti giocatori forti è bellissimo. Penso al mio esordio in Olanda. Abbiamo un bel gruppo. Uso i social, ho ricevuto bei messaggi all'annuncio del mio acquisto. Non è facile addormentarsi dopo le partite. Momento più bello? La vittoria della Coppa Italia col Bologna. Da piccolo il mio idolo era Ronaldinho".







![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 4 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 2 |
![]() | 2 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 0 |