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De Crescenzo: "Papa Leone ha origini meridionali, si ricordi dell'emigrazione post unitaria"

"Anche il Papa è legato alla storia dell'emigrazione meridionale post-unitaria che portò le popolazioni dell'ex Regno delle Due Sicilie ad emigrare", ha spiegato il noto professore napoletano.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

16/05/2025 15:05 - Interviste
De Crescenzo: Papa Leone ha origini meridionali, si ricordi dell'emigrazione post unitaria

"Le origini meridionali di Papa Leone XIV: le ricerche archivistiche rivelano che il nonno era siciliano", questo il titolo del post di Gennaro De Crescenzo, storico napoletano, professore e ricercatore. "Il nonno paterno del Papa - si legge - era siciliano. Il suo nome era Salvatore Giovanni Riggitano ed era nato a Milazzo il 24 giugno 1876 nella casa in via Ottaviana; era figlio di Riggitano Santi (usciere di anni 50) e di Alioto Maria, di anni 42, uniti in matrimonio nel 1853".


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"Il nonno di Papa Prevost, allora - spiega De Crescenzo - emigrò in America nel 1904 dove raggiunse a Quincy, nello stato dell’Illinois, la sorella Rosa sbarcata a New York nel giugno del 1903 con la nave Lombardia salpata dal porto di Napoli (come risulta dai dati di Ellis Island da noi rintracciati). Lì diventa John e cambia anche cognome in Prevost (cognome della madre della moglie Suzanne) poiché era sorto anche un caso (lui era già sposato). Intanto aveva iniziato ad insegnare lingue (italiano incluso). Proprio al suo lavoro si lega la chiave di questo "giallo": un annuncio pubblicitario di un tale "Riggitano-Prevost" sul Chicago Tribune del 6 maggio 1934. Nel 1940, poi, è lui stesso a dichiarare, come richiesto dalle autorità, di non essere cittadino americano, di chiamarsi John Riggitano Prevost ma di essere arrivato negli USA con il nome di Salvatore Giovanni Reggitano Alioto (cognome, quest'ultimo, materno)". 


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"Anche il Papa, allora, è legato alla storia dell'emigrazione meridionale post-unitaria, quella che portò le popolazioni dell'ex Regno delle Due Sicilie ad emigrare in massa (5 milioni solo tra il 1870 e il 1913) in un fenomeno mai conosciuto prima dalle parti del Sud e che ancora non è finito, in particolare per i nostri giovani, come dimostrano le attuali statistiche. Possiamo solo augurarci che il papa ricordi questa storia e torni presto nei luoghi delle sue radici", ha concluso Gennaro De Crescenzo.


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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