Mourinho-Conte, ora la nuova sfida è possibile: quanti litigi e accuse tra i due
Si va verso un nuovo capitolo della lunga rivalità tra il tecnico portoghese e l'attuale mister del Napoli: scontro in Champions League?

José Mourinho potrebbe ritrovare la Champions League, ma anche uno storico avversario: Antonio Conte. L'allenatore portoghese dovrebbe infatti firmare a breve un contratto che lo legherà al Benfica, avversaria del Napoli in coppa. Il club portoghese ha infatti esonerato Lage dopo la sconfitta interna in Champions contro il Qarabag (2-3 il finale).
Tra Conte e Mourinho il rapporto è complicato, nel corso delle rispettive carriere non sono mancati infatti scontri verbali e non solo. Tutto iniziò in un famoso Chelsea-United: Conte rifilò al portoghese un pesantissimo 4-0. Prima di lasciare il campo, il portoghese si avvicinò all'attuale tecnico del Napoli e gli sussurrò parole all'orecchio in relazione all'esultanza di Conte che però rispedì al mittente le accuse: "Io sono stato giocatore, so come comportarmi. Ho voluto chiamare lo stadio a fare un applauso alla squadra anche sul 4-0, perché lo meritava".
Tutto sembrava finito, ma in occasione dei quarti di FA Cup i due diedero vita ad un duello rusticano a bordo campo tra urla e insulti fino ad arrivare quasi ad uno scontro fisico. Nel tunnel solo l'intervento degli addetti alla sicurezza impedì la rissa. Qualche mese dopo Mourinho parlò di allenatori che "fanno i pagliacci a bordocampo", facendo chiaro riferimento a Conte che subito rispose: "Qualcuno dimentica quello che era in passato, i suoi comportamenti. A volte è come una "demenza senile" quando ci si dimentica che quello che si è fatto in passato. C’è una persona che continua a guardare qui. Se ne è andato, ma continua a guardare qui".
Mourinho non la prese bene e quando Conte fu squalificato per omessa denuncia nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse del 2011, replicò a modo suo: "Io non me la prendo con Conte, le mie parole gli sono state riportate male e la domanda non gli è stata fatta nel modo giusto. Ecco perché la sua reazione è stata esagerata e fuori controllo. Io parlavo di ‘atteggiamenti da clown' riferendomi a me stesso, non serve che lui mi ricordi che ho commesso degli errori e che ne commetterò altri. Però posso dire che io non sarò mai squalificato per calcioscommesse".
Conte rispose? Certo che sì: "Quando ci sono commenti di questo tipo, commenti con i quali vuoi offendere qualcuno senza conoscere la verità, significa che sei un piccolo uomo. Forse è stato un piccolo uomo in passato, un piccolo uomo nel presente, e forse lo sarà, un piccolo uomo, anche in futuro".
Qualche tempo dopo Mourinho rivelò la pace fatta: "Ci siamo stretti la mano, eravamo stufi. Dopo la partita a Manchester, l'ho invitato nel mio ufficio e abbiamo parlato, non c'è nulla". Ma nell'estate del 2017 il nuovo capitolo. Conte dopo la sconfitta del suo Chelsea contro l'Inter in un'amichevole punzecchiò il portoghese: "Non vogliamo fare la fine del Chelsea di due anni fa, che dopo aver vinto il titolo ha concluso al decimo posto". Mourinho rispose così: "Conte potrei rispondere in tanti modi diversi, ma non voglio perdere i miei capelli".






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