Il Napoli che non vedremo mai. E se giocasse così? Ngonge "falso nueve"

A Milano, nella difficile sfida ai campioni d’Italia dell’Inter, il Napoli si presenta con una identità tattica ancora non ben definita. In settimana si è fatto un gran parlare di un possibile ritorno del tecnico salentino ad un sistema di gioco 1-3-5-2, con Kvaratskhelia vicino a Lukaku e un centrocampo più posizionale, in particolare con McTominay più bloccato.  

Alla luce però delle caratteristiche dei nerazzurri e anche in virtù di un momento di condizione non proprio ottimale di Lukaku, un’idea ci solletica dal punto di vista tattico. E se Conte facesse come Gasperini? Se tenesse, almeno inizialmente, fuori Lukaku per non dare punti di riferimento alla difesa nerazzurra e coglierla di sorpresa? Non accadrà mai, anche perché Conte è piuttosto conservatorista, e dunque la formazione che proponiamo in lavagna difficilmente la vedremo in campo.

Tuttavia l’impiego di Ngonge, piuttosto che quello di Neres, in luogo del bulldozer belga, garantirebbe una maggiore imprevedibilità alla manovra azzurra. Il disegno tattico sarebbe quello di tenere in posizione più da centrocampista puro lo scozzese McTominay  a formare con Lobotka e Anguissa una cerniera di centrocampo piuttosto solida, e di utilizzare Ngonge quasi da falso nueve, evitando quasi sempre le spalle alla porta, ma facendo in modo che i 3 attaccanti azzurri arrivino verso la porta di Sommer correndo in avanti, fronte alla porta. Kvaratskhelia, Ngonge e Politano potrebbero interscambiarsi di posizione creando un effetto sorpresa e una imprevedibilità maggiore alla manovra azzurra.

In un secondo momento e in caso di necessità Conte potrebbe inserire Lukaku e Neres, che magari nell’ultima mezzora con avversari stanchi potrebbero impattare con maggiore efficacia sulla gara.