Forgione: "Napoli 22 giornate in testa, Inter 9. Conte è nervoso e vi dico il vero motivo"

Angelo Forgione, giornalista e scrittore napoletano, ha fatto il punto sul Napoli in vista dell'ultima gara interna contro il Cagliari che vale una stagione. Queste le sue parole: "Decimato, stanco e appannato, anche impaurito, e brutto a vedersi. Questo è il Napoli che sta per arrivare al traguardo con il muso davanti".

"Non si può davvero chiedere di più a una squadra che da gennaio ha dovuto cambiare l'undici e gli schemi, perdendo uomini e qualità, già non eccelsa al principio, ma senza mai perdere la trebisonda. Non è più il bel Napoli di Firenze e di Bergamo, o quello dominante del secondo tempo contro la Juventus al "Maradona", acme di un crescendo interrotto. Di quel brillante principio di 2025, lontano quattro mesi, resta la posizione in classifica, peraltro persa e poi riconquistata. Conte lo sa, e il suo nervosismo, da un mese a questa parte, è figlio dell'incertezza di riuscire a reggere. Di riffa o di raffa, la squadra ha tenuto botta, e ora chiede al "Maradona" e a tutta la città di spingere i ragazzi a un passo dal traguardo. Ce n'è bisogno!".

"22 giornate in testa su 37 per gli azzurri, di cui solo due condivise, una con l'Atalanta e una con la stessa Inter, che davanti a tutte c'è stata per 9 giornate. C'è tutta la sofferenza resiliente di una squadra che ha saputo andare oltre la fuga di Kvaratskhelia e un'interminabile sequela di infortuni, ed è rimasta aggrappata alla testa anche quando sembrava cedere. Al momento, il gol di Billing all'Inter, un'Inter con atteggiamento provinciale in quel match, fa tutta la differenza in classifica tra le due squadre, e incarna lo spirito degli Azzurri. Dovessero finire davanti a tutti, che nessuno si permetta di sminuirne i significati tirando fuori le vittorie di misura e il gioco non esaltante dell'ultimo periodo".

"Ha ragione Conte a inalberarsi per la pretesa di bel gioco e dominio in certe condizioni. È evidente che la squadra ha dato tutto, e ora, sull'ultimo curvone prima del traguardo, sta dando fondo all'unica risorsa rimastale, quella della compattezza del gruppo, che non le consente comunque di battere il Genoa e il Parma ma neanche di fare peggio dell'Inter, aggrappata ai suoi tanti goal su palle inattive, risorsa che al Napoli manca, ma incapace di approfittare delle difficoltà evidenti della rivale. Inzaghi sta cestinando un altro tricolore, e ora i tifosi nerazzurri, più neri che azzurri, vivono il timore di restare con un pugno di mosche in mano".

"Mancano novanta minuti. Il Napoli deve andare per l'ultima volta oltre i suoi limiti e chiudere la pratica per annegare nel Lario le ultime speranze dell'Inter e vincere ancora, per la seconda volta in tre anni. Il sodalizio azzurro non dà solo fastidio ma è una forza consolidata del calcio italiano, e continuerà ad esserlo, con o senza Conte, l'effettivo artefice di una stagione di rifondazione che può finire in trionfo", ha concluso.