Perché il Napoli ha preso Milinkovic Savic? Occhio alla variante tattica
Abbiamo analizzato la scelta del Napoli di puntare su Vanja Milinkovic-Savic, i motivi per i quali Antonio Conte ha voluto fortemente il portiere serbo.

In molti si stanno chiedendo per quale motivo, anche all’indomani della migliore stagione in carriera di Alex Meret, che ha contribuito in maniera notevole alla conquista del quarto tricolore, il Napoli ha chiuso una trattativa importante, con esborso economico significativo, con il Torino per l’acquisto di Vanja Milinkovic-Savic. Vediamo i motivi alla base di questa scelta.
IL DUALISMO. Per Alex Meret si tratta dell’ennesima sfida, un banco di prova importante visto il valore del portiere serbo e soprattutto una opportunità per dimostrare di aver raggiunta la definitiva maturità, atteso che in passato il portiere friulano, quando messo in competizione, ha dimostrato di andare in sofferenza. E’ successo con Ospina, che alla fine finì per prendersi il posto di titolare. Ma è soprattutto una opportunità per il Napoli di avere un portiere dalle caratteristiche tecniche diverse che possono cambiare anche tatticamente la squadra di Conte.
LA VARIANTE TATTICA
In un calcio moderno sempre più caratterizzato dal gioco uomo su uomo, disporre di un portiere in grado di agire da autentico uomo in più in costruzione dal basso, costituisce di certo un upgrade in grado, in talune situazioni tattiche, di creare superiorità numerica. Abbiamo provato a mostrare in lavagna questo concetto. Abbiamo immaginato una situazione del tipo: Napoli contro una squadra che si difende uomo su uomo, Vanja che imposta da dietro con in appoggio i due centrali che si allargano, nella fattispecie Rrahmani a destra e Beukema a sinistra; Politano a destra e Olivera a sinistra che si alzano, mentre Di Lorenzo entra nel campo. Palla lunga sulla torre Lucca, pronta a spizzare e a smistare per gli inserimenti ai suoi lati, nei mezzi spazi, da un lato di McTominay – specialità della casa – e dall’altro di Anguissa. In alternativa la sponda di Lucca a un De Bruyne in posizione da rifinitore, pronto a innescare – altro marchio di fabbrica – il filtrante per l’inserimento delle due citate mezze ali, o addirittura di Di Lorenzo in incursione offensiva.
LA VALUTAZIONE TECNICA DI VANJA
Per identificare al meglio il potenziale nuovo portiere degli azzurri, abbiamo dato delle valutazioni delle sue qualità, che vediamo riassunte in grafica. Nel complesso un portiere completo, con un neo nelle uscite basse, diretta conseguenza della sua statura, 202 centimetri di altezza.
LE AREE DI MIGLIORAMENTO
Non abbiamo trascurato le sue aree di miglioramento riassunte di seguito. La sua statura non gli consente di essere rapidissimo ad andar giù sulle conclusioni rasoterra. Talvolta indeciso nelle uscite sui palloni filtranti, deve eliminare i cali di concentrazione che sono alla base di alcuni suoi errori talvolta macroscopici.
LA METRICA CHE HA CONVINTO CONTE
In un calcio sempre più percentuale, i dati ormai rivestono un carattere di importanza sempre crescente. Siamo convinti che l’utilizzo di metriche sempre più avanzate stia prendendo spazio anche nello staff del Napoli. Nella fattispecie la metrica PSxG–GA è una delle più avanzate per valutare le prestazioni reali di un portiere, ed è molto usata in analisi tattica e scouting. Vediamola in modo chiaro.
COSA SIGNIFICA PSxG–GA
PSxG – GA sta per Post-Shot Expected Goals – Goals Against
(Expected Goals dopo il tiro – Gol subiti reali). Questa statistica confronta i PSxG (Post-Shot Expected Goals): la pericolosità reale dei tiri in porta ricevuti, tenendo conto di distanza, angolo, tipo di tiro, potenza, traiettoria, posizione del portiere, ecc. Più un tiro è difficile da parare, più alto è il suo valore PSxG in relazione ai GA (Goals Against): il numero di gol realmente subiti.La formula è la seguente: PSxG – GA = Gol attesi subiti (dopo il tiro) – Gol subiti reali
INTERPRETAZIONE
Se il valore del parametro risulta positivo vuol dire che il portiere ha parato più del previsto, salvando la squadra. Viceversa, quando negativo, l’estremo difensore ha subito più gol di quanto avrebbe dovuto offrendo quindi una performance sotto la media. Valori prossimi allo 0 indicano un rendimento “neutro”. Facciamo un esempio pratico: un portiere ha ricevuto tiri per un totale di PSxG pari a 25, ma ha incassato 20 reti. Dunque il differenziale, in questo caso +5, ci dice che l’estremo difensore ha sovraperformato portando un valore aggiunto alla propria squadra. Parliamo di metrica avanzata perché il classico Xg passivo considera solo la posizione del tiro, non la qualità dello stesso. L’Xg post shot, post tiro, valuta invece come è stato calciato il pallone, cosa che rende la metrica molto più precisa e pertinente per giudicare un portiere. Una volta spiegato il parametro, vediamo in grafica la graduatoria di questa metrica relativa ai portieri dei cinque principali campionati in Europa. Vediamo che il serbo nella scorsa stagione si è posizionato al terzo posto sui 212 estremi difensori analizzati, con un valore di +11,4, notevole valore aggiunto per la sua squadra. Abbiamo in grafica la top ten, ma abbiamo inserito anche Meret, quarantesimo, con +2,3, per dare un riferimento sul valore della performance del portiere serbo.
CONCLUSIONI
Risulta evidente come, considerazioni di carattere tecnico-tattico, opportunità di disporre di un elemento dalle caratteristiche completamente diverse dall’ottimo Meret, siano alla base della scelta di Manna di optare per l’ingaggio del gigante serbo, sia pure ad un valore più alto della clausola rescissoria del giocatore.
Segue il video, realizzato dalla redazione di AreaNapoli.it per il canale YouTube ufficiale del nostro giornale.






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