La sconfitta col Girona da molti indizi di mercato. Per Manna agosto di fuoco?
Guardando la sconfitta col Girona in chiave mercato, ci poniamo alcune domande su quelle che potrebbero essere le prossime mosse che potremmo aspettarci.

Che la gara contro gli spagnoli del Girona fossedi quelle toste, per il valore dell'avversario che - ricordiamo - disputerà la Champions forte del terzo posto conseguito il Liga e per caratteristiche tattiche, era ampiamente risaputo. La squadra di Michel gioca a memoria e lo scorso anno ha guidato a lunghi tratti la classifica davanti al colosso Real Madrid con il secondo attacco della Liga e con Artem Dovbik "pichichi" del torneo. Il nutrito staff tecnico di Antonio Conte conosceva perfettamente il modo di giocare e i principi di gioco degli spagnoli, eppure il tecnico azzurro ha inteso schierare Raspadori come punta centrale preferendolo a Cheddira e Simeone che per caratteristiche avrebbero sposato meglio la necessità di dover tener palla per far risalire la squadra partenopea succube del palleggio mandato a memoria dal Girona e magari trovare ogni tanto la profondità nello spazio.
Eppure Raspadori, ottimo nello smistare palloni e dai pregevoli fondamentali tecnici, ma di certo non idoneo né alle sportellate né agli scatti in profondità, ha giocato in pratica l'intera gara o quasi. Conte ha dunque inteso anche provare probabilmente l'undici che affronterà in Coppa Italia il Modena, fatta eccezione per lo sfortunato Mazzocchi vittima di una distorsione alla caviglia che accende un primo campanello di allarme sulle fasce. Risulta quindi evidente che né Cheddira, né il Cholito hanno convinto appieno il tecnico salentino, e lo stesso dicasi probabilmente di Ngonge, troppo pochi i minuti in campo per il talento belga.
Una sconfitta che fornisce indizi di mercato?
Sebbene qualcuno abbia ritenuto discutibile la programmazione di una amichevole contro una squadra così forte e rodata, ben venga invece questa sconfitta chiara e netta che, al netto dei macroscopici errori individuali palesati in occasione dei gol e delle sbavature in mezzo al campo, solleva in modo chiaro ed inequivocabile alcuni temi:
1. Il Napoli ha urgente bisogno di un altro giocatore di fascia perché, al momento, sia numericamente che qualitativamente si avvertono lacune, senza nulla voler togliere all'encomiabile impegno di elementi come Zerbin e Mazzocchi;
2. Urge un elemento di qualità in mezzo al campo che possa, in gare come quella di ieri, dettare la giocata pregevole e al tempo stesso fungere da catalizzatore nel momento in cui la squadra ha bisogno di consolidare il possesso;
3. Vitale la soluzione della vicenda Osimhen, questo sistema di gioco che Conte e il suo staff stanno implementando necessita di un centravanti vero, di sostanza, che permetta di offendere, ma prima ancora di far respirare i compagni quando sottoposti a pressione, e che dia profondità per mangiare campo.
Manna, tra rinnovi ancora sospesi, giocatori in uscita da sistemare, e nuovi innesti necessari, è atteso da un Agosto di fuoco, e non solo per le temperature.






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