Cosa ci dicono sul Napoli le cessioni di Raspadori e Simeone
Sarà un Napoli vario tra moduli e versatilità dei vari calciatori. E' lecito aspettarsi altre sorprese dal mercato.

E così dopo la cessione di Giovanni Simeone al Torino, il Napoli sta per mettere fine alla love story calcistica anche con Giacomo Raspadori. Per gli attaccanti in questione ben 2 scudetti all'attivo in tre anni di militanza in maglia azzurra. Risultato enorme per entrambi.
Del resto entrambi sono stati più che preziosi nelle due stagioni culminate con il tricolore: sia con Luciano Spalletti sia con Antonio Conte i due calciatori hanno dato il loro prezioso contributo ed infatti i tifosi li adorano e li ricorderanno per sempre per i loro gol nei momenti cruciali delle stagioni trionfali. Ricordiamo in particolare il gol a San Siro contro il Milan del Cholito e la bordata vincente di Jack al volo allo Stadium contro la Juventus. Raspadori passa all'Atletico Madrid, un club prestigioso, e sarà allenato dal Cholo Simeone, il papà di Giovanni. Altro simpatico intreccio del destino.
Ma cosa ci dicono sul Napoli queste due cessioni? Innanzitutto che mister e club hanno le idee chiare sugli obiettivi stagionali e su come perseguirli: no secco, dunque, ai sentimentalismi che condizionano le scelte di mercato. La società, rispetto al passato, è cresciuta anche da questo punto di vista. E ci dicono pure che ora è lecito aspettarsi sia nuovi arrivi in attacco, sia la possibilità di vedere calciatori come Neres e Noa Lang agire non solo da esterni, ma magari anche da seconda punta. Sarà un Napoli vario tra moduli e versatilità dei vari calciatori. E' lecito aspettarsi altre sorprese dal mercato.







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