Conte, indizi di un triennio con il Napoli: il mercato ha parlato
È stata una campagna acquisti ricca e ambiziosa, ma c'è un'altra buona notizia all'orizzonte: la possibile permanenza di Conte sulla panchina del Napoli anche il prossimo anno. Il mercato, in fondo, ha già dato la sua risposta.

Un Aurelio De Laurentiis in stato di grazia, scatenato su ogni fronte: dal mercato faraonico fino alla valorizzazione del brand con l'ambizioso progetto del nuovo centro sportivo. È un presidente che sembra aver finalmente trovato una dimensione di serenità totale, complice la presenza di un custode affidabile e carismatico come Antonio Conte, in grado di guidare il Napoli senza gravarlo di ulteriori pensieri.
Il tecnico leccese chiede, ma senza mai oltrepassare i confini della realtà partenopea; il presidente, dal canto suo, esegue con generosità e convinzione. Così è nata una campagna acquisti sontuosa, che ha portato in azzurro nove volti nuovi: Kevin De Bruyne, Luca Marianucci, Noa Lang, Lorenzo Lucca, Sam Beukema, Vanja Milinković-Savić, Miguel Gutierrez, il ritorno di Eljif Elmas e, in extremis, Rasmus Hojlund. Oltre 150 milioni investiti, anche se non tutti contabilizzati nell'immediato, con alcune operazioni che incideranno sul bilancio del prossimo esercizio.
Ma è proprio sull'attaccante danese che occorre soffermarsi. L'acquisto di Hojlund va ben oltre la necessità contingente di sostituire l'infortunato Romelu Lukaku. Secondo indiscrezioni filtrate dai corridoi di Castel Volturno, il suo approdo a Napoli era stato pianificato per la prossima estate, come grande investimento futuro. L'operazione è stata invece anticipata, segnale che la società ha deciso di accelerare una strategia già tracciata.
E qui emerge un dettaglio tutt'altro che secondario: il via libera di Conte. Perché un investimento così consistente e strutturato a titolo definitivo difficilmente sarebbe stato compiuto senza la prospettiva di continuità tecnica. Tradotto: tutto lascia pensare che Conte resterà sulla panchina azzurra anche il prossimo anno, concludendo di fatto l'intero triennio. Altrimenti, con l'incognita di un altro allenatore, il club avrebbe probabilmente optato per formule più prudenti: un prestito secco o con diritto di riscatto.
Che sia, dunque, questo il segnale più luminoso e incoraggiante per il futuro: un Napoli ambizioso, con Conte saldo al timone e un presidente finalmente sereno, pronto a immaginare un progetto a lungo termine.
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