Dribbling e faccia tosta, chi è Wesley. Stellina brasiliana in orbita Napoli
Alla scoperta di Wesley Gassova, il brasiliano che piace al Napoli. Carriera, caratteristiche e valore di mercato del calciatore del Corinthians.

Rumors accreditati di mercato parlano di un incontro avvenuto qualche settimana fa tra Manna e il procuratore di Wesley Gassova, giovane talento brasiliano oggetto del desiderio di alcuni club inglesi come Nottingham Forest, West Ham e Tottenham. Anche il Napoli, attento sul mercato sudamericano, ha fiutato l'affare; il ragazzo ha un contratto con il Corinthians fino la 31 dicembre 2027, sembrerebbe senza clausola. Sebbene il club di appartenenza spari alto valutandolo non meno di trenta milioni di euro, il valore di mercato del ragazzo è certamente cresciuto nell'ultimo anno, tuttavia attestandosi intorno ai dieci milioni di euro, come mostra il grafico seguente. Da appurare poi la corrispondenza al vero di voci che parlano di una presunta clausola rescissoria valida solo per i club europei che ammonterebbe proprio a dieci milioni di euro.
CARRIERA E CARATTERISTICHE. Wesley Gassova Teixeira, o semplicemente Wesley, per i fanatici della Torcida, è nato il 5 maggio 2005 a San Paolo del Brasile. La sua posizione preferita in campo è quella da ala sinistra, ma ha anche giocato da seconda punta e da ala destra, come si vede dalla heatmap di seguito.
Di piede dominante destro, vanta una struttura fisica già importante se rapportata alla giovanissima età, con 180 cm di altezza e una notevole forza negli arti inferiori. Il Corinthians è stato fin dall’inizio la casa di Wesley. Già nel 2016 ha iniziato il suo percorso con il Timao, partendo dall’under-11, progredendo attraverso varie categorie fino al debutto da professionista nel 2022. La sua prima partita ufficiale come professionista è stata in una partita di Copa do Brasil, al terzo turno, contro la Portuguesa di Rio de Janeiro. Nonostante questa comparsa all’inizio della stagione, per capire meglio il gioco, Wesley è stato riportato nuovamente nelle squadre giovanili, integrandosi nell’under-20 del Corinthians. Ha segnato il suo primo gol da professionista del Corinthians in una partita molto importante contro il Newell’s Old Boys nel match di andata degli ottavi di finale della Coppa Sudamericana. Wesley è entrato in campo durante l’intervallo e ha garantito la vittoria del Corinthians per 2-1, fondamentale per il passaggio del turno, dato che il ritorno in Argentina è poi terminato col punteggio di 0-0. Anche Wesley è uno dei giovani lanciati da Vanderlei Luxemburgo durante il suo ultimo periodo al Corinthians. Come spesso accade per i giocatori giovani sudamericani, i numeri di Wesley potrebbero essere considerati modesti. Specialmente considerando il ruolo in cui gioca in campo. In settantuno gare da professionista, tra campionato e coppe, ha collezionato sette reti e cinque assist. Tuttavia siamo al cospetto di un ragazzino che ha nella sfrontatezza e nelle capacità di dribbling quasi da illusionista le sue peculiarità. Per certi versi per il suo modo di superare l'avversario servendosi di continui e repentini cambi di direzione e per la sua potente progressione, ricorda il primo Ronaldo il "fenomeno", naturalmente in erba. Le sue abilità di dribbling farebbero pensare che incarni lo stile brasiliano del futball bailado, tuttavia i suoi dribbling non riflettono il calcio di strada brasiliano. Wesley, invece di utilizzare trucchi per superare i giocatori, usa semplici ma potenti finte del corpo e variazioni tra tocchi corti e lunghi per superare i difensori con ripetuti doppi passi mortiferi.
L'OPPORTUNITA' DI MERCATO. Tanto evidenti le doti e il talento di questo ragazzo, quanto chiara la necessità di maturare e di capire dove e quando fare la giocata in uno contro uno e quando invece preferire una giocata al servizio dei compagni. A volte infatti Wesley sembra non capire bene gli spazi, le opzioni di passaggio e la possibilità di concludere. Dal punto di vista tattico poi ha tutto da imparare. Da questo punto di vista ricorda il primo Lavezzi, la cui svolta avvenne quando Mazzarri gli fece capire che quello che faceva in termini di dribbling e di corsa diventava straordinariamente prezioso se fatto nell'ultimo terzo di campo. Ecco dunque che il giovane brasiliano sembra pronto per il giusto allenatore che lo trasformi da un dribblatore di uomini in un'arma letale per l'avversario, in grado di adattare la sua esplosività e la sua abilità ai momenti richiesti dalla partita. Chi più di Conte potrebbe fargli da mentore in un calcio nuovo per lui? Con il suo talento se il ragazzo impara a scegliere il momento giusto per dribblare, passare e tirare, può diventare un giocatore ancora più pericoloso e, soprattutto, aumentare la percentuale di tentativi riusciti e di conseguenza contribuire di più ai gol.






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