Ziliani: "Tirchieria e pedanteria. Un club glorioso trasformato in grottesca controfigura"
In un articolo su Subastack il giornalista sportivo Paolo Ziliani si è lasciato ad uno sfogo molto duro sulla situazione di una big italiana.

Paolo Ziliani è sempre senza peli sulla lingua. In un post su X, il giornalista sportivo de Il Fatto Quotidiano ha riportato alcune riflessioni: "Lunedì il Milan si raduna: coi soldi di Reijnders, Theo e Kalulu poteva già dare ad Allegri i nuovi rinforzi ma la tirchieria di Furlani & C. ha avuto ancora il sopravvento. Con Inter e Juventus che si ritroveranno solo a fine mese c'era la possibilità di mettere Max nelle migliori condizioni per partire a tutta sfruttando il vantaggio di una squadra già amalgamata: invece i dirigenti hanno pensato solo al loro tornaconto e i 110 milioni incassati per Reijnders, Theo e Kalulu sono serviti solo per far scattare il bonus di "buoni amministratori".
"Se è vero che nel calcio un punto in più spesso fa la differenza (per un punto in più il Napoli ha tolto lo scudetto all’Inter, per un punto in più la Juventus ha tolto la Champions League alla Roma), se i dirigenti del Milan, forti della scottatura rimediata nella rovinosa stagione da poco conclusa, fossero dirigenti minimamente coscienziosi e realmente interessati alle sorti sportive del loro club, dopo aver deciso di affidare la squadra a Massimiliano Allegri avrebbero dovuto riunirsi, analizzare lo scenario in atto (e in movimento) del calcio italiano e trovarsi d’accordo su un punto fondamentale: per tutta una serie di contingenze favorevoli, a cominciare dalla partecipazione di Inter e Juventus al Mondiale per club negli USA, si sono creati i presupposti per cavalcare gli handicap che questi competitor saranno chiamati a superare in apertura di stagione e per sfruttarli creando un gap a proprio favore. Fuori da tutte le coppe e col solo campionato a cui pensare, il Milan ha la possibilità di trasformare la mutilazione sportiva dell’assenza dalla scena europea in un gigantesco bonus a proprio favore".
"Invece cosa sta succedendo? Sta succedendo che con la tirchieria, la pedanteria e il fiscalismo che sono diventate il marchio distintivo del Milan degli americani, il nuovo d.s. Tare sta portando avanti le trattative di mercato trascinandosi appresso la pesante palla al piede messagli da Furlani; e così, nonostante il Milan di soldi in cassa ne abbia a volontà, per arrivare a strappare il sì del Bruges si procede a piccoli avvicinamenti progressivi, con l’asticella dell’offerta che parte da 25 milioni più 3 di bonus, poi dopo una settimana si alza a 28 più 5 di bonus, poi dopo un’altra settimana arriva a 30 più 5 di bonus, “e intanto il tempo se ne va - come cantava Celentano - tra i sogni e le preoccupazioni, le calze a rete han preso già il posto dei calzettoni”.
"La tirchieria dei dirigenti del Milan “americano”, un vizio che a cascata ne scatena altri, dalla miopia all’imperizia, dall’inadeguatezza alla dabbenaggine, ha già portato il glorioso AC Milan alla grottesca controfigura di oggi; ma adesso lo sta portando al ridicolo. Non hanno ancora capito Elliott e Red Bird, Singer e Cardinale, che non c’è come comportarsi da taccagni per ridurre il Milan in miseria. Giunto a questo punto, a Furlani - longa manu delle proprietà - non resta che sostituire il logo del Diavolo con quello del Pidocchio: e la trasformazione di quel che fu dell’AC Milan sarà completata" ha concluso lo sfogo Ziliani.





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