Forgione: "Provaci ancora Napoli, novità assoluta grazie a De Laurentiis"
"Conte ha impostato la corretta gestione cui accennò illo tempore. Ha imposto le sue condizioni al presidente", ha spiegato il giornalista.

Angelo Forgione, giornalista e scrittore, ha analizzato il momento del Napoli in vista dell'inizio della nuova stagione. Questo il suo post: "Antonio Conte lo disse chiaro e tondo quando si presentò al Napoli: "Noi la vittoria la dobbiamo ricercare quanto prima, e poi dobbiamo essere ancora più bravi nella gestione della vittoria".
"Bastava ricordarsi quelle parole per capire che Conte non era uomo che temesse il peso di doversi ripetere. Ed eccoci qua, alla vigilia della prima di un nuovo campionato, con lo scudetto tornato sulle maglie azzurre e con lo stesso allenatore. La vittoria è stata riacciuffata. Ora tocca gestirla diversamente. "Cosa deve fare un allenatore del Napoli più di vincere un campionato?", si sono chiesti opinionisti e commentatori vari quando Spalletti e lo stesso Conte hanno visto il traguardo. Risposta semplice: "provare a vincere ancora". Se ci puoi provare alla Juventus, al Milan e all'Inter, puoi farlo anche al Napoli, ora che De Laurentiis - questa è la novità assoluta - ha posizionato il suo club tra le "super big" italiane e spostato il baricentro del calcio italiano da Nord a Sud".
"Conte ha impostato la corretta gestione cui accennò illo tempore. Ha imposto le sue condizioni a De Laurentiis, credendo che il patron non le avrebbe accettate; e invece Aurelio lo ha fatto, e pure ben volentieri. Progetto a parte, rispetto a due anni fa non c'è un presidente in prima linea ad annunciare un bis a mani basse, e con qualsiasi allenatore. C'è piuttosto un allenatore non qualsiasi che fa il pompiere: "Avere lo scudetto sul petto non basta per essere considerati favoriti. Io non amo i proclami, dobbiamo lavorare e restare uniti per affrontare un campionato molto difficile".
"Sta dunque per prendere il via il quarto campionato con lo scudetto sulle maglie azzurre. Il primo, stagione 1987-88, si chiuse mestamente con il Napoli di Maradona sverniciato sul rettilineo finale dal Milan di Berlusconi. Il secondo, stagione 1990-91, sancì la triste fine dell'epopea di Diego e culminò in un anonimo settimo posto. Il terzo, stagione 2023-24, un disastro completo. Tanto basta per comprendere la dimensione dell'impresa che attende Conte, al quale non spaventa per niente l'obiettivo di infilare, per la prima volta, uno scudetto dopo l'altro a Napoli. "Armiamoci, perché ci sarà da combattere". Parola dell'impavido e mai spavaldo Antonio", ha concluso.





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