Zazzaroni: "140 anni in due. Uno in pensione e l'altro in missione, due vecchie volpi"
In un editoriale tra le pagine del Corriere dello Sport il giornalista sportivo Ivan Zazzaroni ha commentato il nuovo assetto di una big italiana.

Nel consueto editoriale tra le pagine de Il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha fatto una lista infinita di nomi. Il giornalista ha poi spiegato: "Sono i professionisti segati - fra Trigoria e l’Eur, di solito il martedì - dai Friedkin in meno di cinque anni, le teste e le testine tagliate per arrivare fatalmente alla coppia Ranieri-Gasperini, 140 anni in due e tanta competenza, esperienze diffuse, e grinta, scaltrezza, conoscenze, lucidità, profitti e successi garantiti al club".
"Della lista fanno parte Mourinho the best, De Rossi e Fienga: mi auguro che non si offendano, se lo facessero ad ogni modo li capirei. Non so quanto siano costati a “Sterminator” Dan e Ryan i tanti tentativi falliti e in fondo mi frega il giusto, visto che i milioni bruciati non erano i miei. Penso tuttavia che la Romamericana, due eurofinali e una coppa sempre e solo con JM, sia approdata con fatica alla sintesi definitiva e che possa sviluppare un progetto serio fidandosi di due vecchie volpi che conoscono il nostro calcio come pochi altri e per di più non sono il prodotto delle indicazioni algoritmiche di qualche head hunter" ha aggiunto il direttore del quotidiano sportivo.
Chiusura di Zazzaroni sempre su Ranieri e Gasperini: "L’allenatore in pensione e quello in missione si compensano, integrano: Gian Piero ha un carattere che è l’opposto di quello di Claudio il quale ha peraltro ammesso di averlo trovato antipatico. In passato, naturalmente. Gian Piero è fin troppo schietto e diretto (suggerisco all’abilissimo new ceo Jason Morrow di acquistare altre sedie e altri tavoli), Claudio è furbo e malizioso, ne ha viste tante ed è capace di farti credere con il sorriso che la terra è piatta. Gli abbiamo perdonato anche la bugia dell’anno: «Gasperini non sarà l’allenatore della Roma». Sapeva benissimo, Claudio, che alla fine ci saremmo passati sopra".






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