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Ziliani: "Gli scappati di casa in estate hanno preso un centravanti farsa dall'ingaggio altissimo"

Paolo Ziliani ha messo in evidenza la strategia di mercato del club rossonero che ha messo al ponte di comando il dirigente Ibrahimovic.


RedazioneRedazioneTestata giornalistica

31/01/2025 13:45 - Interviste
Ziliani: Gli scappati di casa in estate hanno preso un centravanti farsa dall'ingaggio altissimo

Paolo Ziliani, giornalista del Fatto Quotidiano, attraverso il suo profilo X, ha evidenziato il suo punto di vista sulla situazione che vive il Milan: "Il capolavoro di Ibra & company: stanno cercando di liberarsi di tutti gli acquisti (Fofana escluso) fatti in estate. Ma se avessero un minimo di dignità, il 4 febbraio si dimetterebbero".


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"Prima l'esonero di Fonseca manco fosse colpevole di sprecare il talento dei campioni ingaggiati in estate; adesso la marcia indietro su tutte le scelte compiute ad agosto, da Morata a Emerson Royal. Siamo al ridicolo: specialmente pensando che Maldini venne cacciato per aver "sbagliato" l'acquisto di De Ketelaere (che poi forse tanto scarso non era). Essendo a tutti gli effetti degli “scappati di casa”, personaggi cioè totalmente inadatti al ruolo che ricoprono, è possibile che lo stiano facendo senza rendersene conto: ma la verità è che in questi giorni la corte dei miracoli allestita al Milan da Gerry Cardinale, ossia la compagnia di giro composta dai dirigenti Zlatan Ibrahimovic, Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e - pur nella sua marginalità e ininfluenza - Paolo Scaroni, sta erigendo con le proprie mani e davanti agli occhi di tutti un gigantesco monumento alla propria inettitudine. Anche se la cosa non è chiara ai più, in queste febbrili ultime ore di calciomercato invernale sta succedendo che i nostri eroi si stanno dando dei fessi, degli incapaci e degli incompetenti da soli dopo che per sei mesi i tifosi del Milan e chiunque mastichi un po’ di calcio li aveva bollati, per l’appunto, per fessi, incapaci e incompetenti ferendone la suscettibilità e provocando la loro ira funesta. Un po’ come Antonio Conte quando interrogato dai magistrati pugliesi sulle partite vendute sotto il suo naso dai giocatori del Bari (“Possibile che lei non si sia mai accorto di niente?”, gli domandarono), rispose: “La verità è che sono un coglione”. Ecco: Conte se ne diceva consapevole, Ibra & company invece ancora non sembrano averne preso atto. Ma così è".


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"Vi chiederete: che cosa stanno combinando i nostri eroi? È presto detto: stanno sfasciando, letteralmente sfasciando la loro imbarazzante campagna-acquisti estiva che a cominciare dalla scelta dell’allenatore aveva lasciato ai tempi tutti perplessi, per non dire sbigottiti, ma che loro, i “Cardinale’s boys”, avevano spacciato per l’ottava meraviglia del mondo assicurando sull’eccellenza dei calciatori ingaggiati che unita alla superiore maestria del nuovo allenatore avrebbe fatto del Milan un club “dominante” in Italia e nel mondo. Ebbene, a metà cammino il Milan si trova oggi 7° in classifica a pari punti col Bologna, reduce da un naufragio in Europa che ha comportato la perdita di un forziere con 20 milioni di euro già pronti per essere chiusi in cassaforte e con un nuovo comandante in tolda (Conceiçao) dopo che il vecchio (Fonseca), ritenuto colpevole di aver smarrito la rotta del “Milan dominante”, è stato fatto scendere e abbandonato sul primo isolotto buono per lo scarico merci (avariate)".

 

"Con Fonseca scaricato come un cane in autostrada il messaggio era chiaro: abbiamo dato al comandante la miglior ciurma possibile, la nave per colpa sua sta andando alla deriva, ci scusiamo per la scelta compiuta e cambiamo comandante. Invece è passato un mese e sapete cosa sta accadendo? Sta accadendo che i nostri eroi stanno provando a vendere, o quantomeno stanno cercando di disfarsi di tutti i giocatori comprati in estate e presentati al colto e all’inclita come fossero fenomeni. Non ne abbiamo azzeccata una, è quel che nei fatti stanno dicendo. Stanno cercando di liberarsi di Morata dopo essersi accorti, com’era chiaro a tutti tranne che a loro, che il Milan dopo aver perso Giroud aveva bisogno di un goleador come del pane e invece Morata come goleador era (ed è) una pippa: una pippa di 32 anni dall’ingaggio altissimo, una vera farsa come centravanti visto che in partita trascorre tutto il tempo a rincorrere gli avversari fin dentro l’area del Milan mentre in area avversaria non mette mai il naso".


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