Trevisani: "Quando è entrato sembrava Maradona. Lautaro non ce l'aveva con Calhanoglu"
Riccardo Trevisani, giornalista, ha parlato di alcuni argomenti che riguardano l'Inter ai microfoni di Cronache di Spogliatoio.

La quiete apparente è durata poco. All'Inter, sotto la patina di una stagione chiusa con zero titoli, si intravedono oggi le prime vere crepe emotive, tattiche e relazionali. È bastato poco - una dichiarazione al vetriolo, qualche post social di troppo - per riportare a galla un nervosismo mai del tutto sopito.
In questo contesto, le parole del giornalista Riccardo Trevisani, intervenuto a Cronache di Spogliatoio, suonano come un campanello d'allarme: "Secondo me il destinatario è un altro o forse più di uno", afferma Trevisani a proposito dello sfogo di Lautaro Martinez, "cioè quelli che, mentre Lautaro si faceva un mazzo durante il torneo… Io ho adorato il suo Mondiale per impegno e capacità di essere leader".
È qui che si apre la vera faglia. Lautaro non ha parlato a caso, e secondo il giornalista, i destinatari delle sue parole potrebbero essere anche compagni di reparto come Marcus Thuram, il cui rendimento nelle ultime uscite è stato giudicato duramente: "Ho visto, ad esempio, Thuram passeggiare: ha fatto una partita irritante. In pagella era da 3. Pio Esposito, invece, quando è entrato sembrava Maradona. Almeno l'Inter giocava in undici. Lautaro penso ce l'avesse anche con Thuram".
Il rischio che il gruppo si stia lentamente sfaldando non è pura dietrologia. Chivu dovrà ora affrontare un contesto psicologico ben più delicato, dopo la partenza di Inzaghi: ricucire rapporti, ripristinare gerarchie, e soprattutto restituire centralità a un leader, Lautaro, che pretende impegno e rispetto, ma che rischia di restare isolato. Perché il ciclo è finito e sembra si dovrà risolvere prima i problemi dentro le mura, prima che la tensione si trasformi in frattura.






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