Lukaku: "Vogliamo difendere lo Scudetto. Conte ha due volti. Cosa ho detto a De Bruyne su Napoli"
Tanti aneddoti sulla sua avventura a Napoli ha raccontato Romelu Lukaku, nel corso della sua intervista rilasciata ai microfoni di DAZN.

Romelu Lukaku ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di DAZN dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua avventura a Napoli: "Difendere lo Scudetto? È Il nostro obiettivo, ma io credo che iniziamo tutti da 0. Dobbiamo dimostrare che siamo cresciuti, per questo è necessario fare un buon ritiro e allenarsi bene, per crescere il nostro livello. Ci alleniamo intensamente, ma siamo tante squadre per lottare per lo scudetto, sarà una bella sfida".
Ha, poi, evidenziato: "I risultati delle amichevoli? Quando non vinci e non fai un risultato positivo non sei contento, è normale, però alla fine dobbiamo guardare in avanti e migliorare in tutti gli aspetti e provare a vincere anche queste partite nonostante la fatica, così iniziamo la stagione con una sensazione buona. Abbiamo ancora tante partite da giocare e cambierà sicuramente la situazione".
"Conte? Lui mi stimola da sempre per farmi dare il meglio. Certe volte può essere duro o anche gentile, dipende dal momento. Questa è la nostra forza, noi siamo qui per lavorare e l’obiettivo è vincere. Lui sa bene che io darei sempre tutto per la squadra, ci sono tanti giocatori forti in rosa. Ora si comincia di nuovo, si ricomincia da zero e vogliamo migliorare rispetto all’anno scorso”.
"Ho avuto paura che Conte potesse andare via dopo lo scudetto? No, mai. Alla fine infatti è rimasto (ride, ndr)".
"Rapporto con De Bruyne? Giochiamo insieme da troppo (ride, ndr). La nostra relazione non è tanto basata sul calcio, ma più a livello umano. Ci conosciamo da bambini a 13 anni, la nostra carriera è iniziata insieme. Giocare insieme, a Napoli, è molto bello per noi. Solo al Chelsea per un breve periodo lo abbiamo fatto con Mourinho, condividendo anche lo stesso appartamento. Ora siamo qui con un obiettivo comune, si è integrato molto bene nella squadra”.
"Cosa gli ho raccontato di Napoli? Che abbiamo dei tifosi eccezionali, che c'è una bella squadra con uomini veri. Lui è venuto e lo ha visto, si è adattato bene al nostro metodo e già capisce un poco di italiano. È molto intelligente, poi in Belgio già parliamo 3-4 lingue dopo la scuola. Secondo me si adatterà benissimo al calcio italiano e mi aspetto tanto da lui".
"Parole che gli ho insegnato in italiano? Buongiorno, come stai? (Ride, ndr)".





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