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Esposito, Pres. Fisioterapisti Campania: "Vi spiego infortunio Lukaku. Due strade per il recupero"

L'attaccante belga resterà ai box per alcuni mesi, infortunio più serio del previsto. Ne abbiamo parlato con il dottor Francesco Paolo Esposito.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

18/08/2025 20:58 - Interviste
Esposito, Pres. Fisioterapisti Campania: Vi spiego infortunio Lukaku. Due strade per il recupero

Francesco Paolo Esposito, Presidente in Campania dell'Ordine dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, ai microfoni di Areanapoli.it ha fatto il punto sull'infortunio di Romelu Lukaku, attaccante belga alle prese con un serio problema muscolare che richiederà lunghi tempi di recupero.


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Dottor Esposito, i tifosi del Napoli sono in ansia per Lukaku. Ci può fare un quadro preciso dell'infortunio? "Dispiace dirlo, ma le preoccupazioni sono legittime e fondate. Una lesione di alto grado del retto femorale è una rottura del muscolo che può essere completa o parziale. Ora non abbiamo notizie certe, ma da quanto filtra e si legge, per Lukaku si tratta comunque di una lesione abbastanza estesa. Si definiscono lesioni di primo grado quelle caratterizzate da semplice stiramento di poche fibre; di secondo grado quando c'è lesione parziale; di terzo grado, detta di alto grado, se c'è rottura completa o quasi del ventre muscolare. Per il calciatore belga del Napoli si parla di alto grado. C’è, dunque, presumibilmente, una lesione estesa del muscolo, che necessita di un tempo congruo per la fisiologica fase di cicatrizzazione".


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Tra le ipotesi c'è anche l'intervento chirurgico. Cosa cambierebbe? "Le strade sono due: l'intervento conservativo e, appunto, quello chirurgico che nel caso di Lukaku non si può escludere. Il primo si sostanzia in fisioterapia, ghiaccio, riposo, immobilizzazione per dare modo alle fibre di recuperare e all'edema di essere riassorbito. Laddove si dovesse ravvisare una difficoltà di recuperare in tempi brevi con la terapia conservativa, si opta per le vie chirurgiche per andare a suturare in maniera diretta le fibre muscolari. Quanto alle tempistiche, si va dai due ai quattro mesi con la terapia conservativa, mentre con quella chirurgica potrebbero servire dai 3-4 mesi fino ad arrivare anche a 6 mesi in base alla evoluzione della cicatrizzazione. Ci sono incognite in questo senso, ma a mio avviso il Napoli dovrà fare a meno di Lukaku per almeno 4 mesi".

Quali sono le cause di un infortunio simile? C'entrano i carichi di lavoro di questo periodo? "E' sicuramente un po' strano questo infortunio in una fase che precede l'inizio del campionato. Le cause possono essere diverse: un evento acuto come uno scatto esplosivo, un calcio al pallone con un movimento brusco in allungamento... Però sinceramente dalle immagini dell’infortunio in occasione dell'azione nel corso dell'amichevole con l'Olympiacos, non mi sembra sia questo il caso. In linea generale ci può essere una predisposizione o condizioni esterne come scarpe non adeguate, un riscaldamento fatto male, una rigidità muscolare, un affaticamento o se ci sono state in zona altre lesioni e/o microtraumi ripetuti nel tempo che sono sfociati in questo trauma più esplosivo che ha danneggiato la muscolatura. Complesso risalire alla causa scatenante essendo appunto molteplici i fattori che possono generare la lesione".

Fa dunque bene il Napoli a valutare l'esclusione di Lukaku dalle liste? "Questa è una scelta che compete ovviamente alla Società Sportiva Calcio Napoli, ma sicuramente il dato certo da valutare e tenere presente, in questi ultimi giorni di mercato e di decisioni strategiche per il campionato è che prima della fine di dicembre/inizio gennaio, Lukaku non potrà scendere in campo. Dunque per il Napoli è necessario studiare il miglior modo per completare la rosa e le liste tenendo conto dell'assenza del belga. A cosa gioverebbe confermare Big Rom nelle liste in questo momento? A gennaio si può inserire nuovamente dopo il mercato invernale".

Quando dice che servono 4 mesi minimo per recuperare, vuol dire che tra 4 mesi potrà iniziare ad allenarsi o che tra 4 mesi lo rivedremo in campo? "Prima dei 4 mesi il giocatore potrà già svolgere fasi progressive di lavoro atletico e tecnico controllato (corsa, cambi di direzione, esercizi con palla). Intorno ai 4 mesi – se il decorso sarà regolare e senza complicazioni – potrà tornare ad allenarsi stabilmente in gruppo. Il ritorno in campo in partita ufficiale dipenderà poi dalla risposta clinica, dalla condizione fisica e dalle scelte dello staff tecnico, ma con un recupero ottimale può avvenire poco dopo questa soglia".

RIPRODUZIONE RISERVATA


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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