Guardiola e il finto elogio al Napoli: cosa si nasconde dietro la sua frase
Pep Guardiola recita sempre lo stesso copione ogni volta che incontra gli azzurri, poi alla fine vince sempre lui con il suo squadrone.

Pep Guardiola recita sempre lo stesso copione, ogni volta che ha incontrato il Napoli lo ha sempre coperto di elogi, poi alla fine vince sempre lui. Ma ieri è stato molto fortunato, perché senza l'espulsione di Di Lorenzo, la partita di Champions League poteva andare diversamente.
"La mia squadra con un uomo in meno non sarebbe stata capace di difendere come ha fatto il Napoli di Conte", in effetti non è proprio un complimento all'organizzazione difensiva degli azzurri, tutt'altro. Dietro le parole del tecnico iberico, in effetti, si nascondono ulteriori elogi al suo modo di intendere il calcio a trazione anteriore, alla sua idea fatta di gioco offensivo, predominio tattico e palleggio. Anche se non lo ammetterà mai, Guardiola non condivide per nulla il "calcio" offerto da Conte.
I due allenatori sono agli antipodi e le sue parole non sono sembrate del tutto sincere. Anche perché le statistiche hanno parlato chiaro. Nel secondo tempo c'è stata superiorità territoriale da parte dei suoi e non poteva essere altrimenti con i campioni che si ritrova. Il Manchester City ha preso il largo nella seconda parte di gara, il tecnico - che in conferenza era sembrato molto teso - si è sciolto in un'esultanza scatenata, che alla fine, ha mostrato ciò che veramente è.





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