Torino osso duro, dopo il mercato di gennaio la squadra si è trasformata
Paolo Vanoli, tecnico del Torino, è riuscito a trasformare e rivitalizzare la squadra dopo l'ottimo calciomercato invernale. Scopriamo meglio i granata.

Dopo il mercato di gennaio, il Torino di Paolo Vanoli ha subito alcuni cambiamenti significativi, sia in termini di modulo che di rosa. L'allenatore ha adottato un nuovo sistema di gioco, passando da un sistema 1-3-5-2 al 1-4-2-3-1, per sfruttare al meglio le caratteristiche dei nuovi acquisti e adattarsi alle esigenze della squadra. Tra i nuovi arrivi, giocatori come Biraghi, Casadei, Elmas e Salama hanno portato freschezza e opzioni tattiche. Questo ha permesso a Vanoli di rinforzare il centrocampo e migliorare la fase offensiva. Inoltre, il cambio di modulo ha valorizzato giocatori come Ricci, che si è distinto nella mediana a due, e Adams, che si è adattato bene al ruolo di unica punta. Questi cambiamenti hanno reso il Torino più equilibrato e competitivo, migliorando sia la fase di possesso che quella di non possesso. La squadra sembra ora più solida in difesa e più incisiva in attacco.
LA NUOVA IDEA DI GIOCO. Senza l’arrivo di un sostituto di Duvan Zapata, l’idea del doppio attaccante viene definitivamente accantonata e si ragiona quasi esclusivamente sulla punta unica. I granata partono con una doppia certezza in difesa, Maripan e Coco, un mediano dalla affidabilità ormai consolidata come Ricci e una prima punta come Che Adams che pare ormai perfettamente ambientato nel calcio italiano, per lui già 10 reti e 3 assist in stagione. L’estremo difensore Vanja Milinkovic-Savic, che si sta rendendo protagonista di una stagione a livelli altissimi completa l’ossatura della squadra. Su questa base si innestano gli altri elementi del sistema nuovo, con uno tra Pedersen, Walukiewicz e Lazaro quarto a destra, e uno tra Sosa, Biraghi e lo stesso Lazaro come quarto a sinistra. Nei due in mediana, al fianco del perno Ricci, uno tra Linetty, Casadei e Tameze. Nei tre sotto la punta Adams, Gineitis, Vlasic e il cannoniere Elmas, con Karamoh e Ilic quali valide alternative.
Ma lo stesso Vanoli ha più volte sottolineato come anche il sistema 1-4-2-4 possa diventare una valida alternativa, modulo che potrebbe quindi riproporre insieme Sanabria e Adams. In ogni caso dunque, addio quasi definitivo al sistema che prevedeva una difesa a 3.
ALCUNE METRICHE RILEVANTI
Sintetizziamo di seguito alcune delle metriche rilevanti, tra positive e negative.
I PLUS
Quarto per percentuale di conversione in gol delle occasioni create con 11,36%.
Milinkovic Savic risulta secondo dopo l’ottimo Svilar per percentuale di parate effettuate, con il 77,4%.
Il portiere granata detiene il primato di rigori neutralizzati, 4 su 5 subiti (80%).
Con 10 clean sheets - il 30,4% - il Toro risulta sesto in graduatoria.
Altro primato dell’estremo difensore granata è quello della percentuale di passaggi del portiere pari al 35,9%.
I MINUS
7 reti subite da azione di corner, solo Cagliari e Monza fanno peggio.
Penultimo per NPxG - gol attesi eccetto i rigori – con 0,81 di media a partita.
Terzultimo per media tiri subiti a partita con 14,59.
Penultimo per passaggi chiave con media di 7,03.
Terzultimo per media passaggi filtranti con 0,81.
Ultimo per contrasti vinti con 6,75 di media.
Ultimo per palle recuperate con 33,9 di media.
Terzultimo per percentuale di duelli aerei vinti con il 47%.
Ultimo per percentuale di duelli a terra vinti con il 46%.
Penultimo per media tiri verso la porta avversaria con 9,63 di media.





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