Napoli-Torino: probabili formazioni. Anguissa e Raspa nel 4-4-1-1 di Conte
Antonio Conte è intenzionato a puntare su Giacomo Raspadori dal primo minuto. Il Torino di Vanoli invece è alle prese con un'emergenza abbastanza importante.

E’ ancora tempo di finali per il Napoli di Conte, ancora cinque per sperare nel titolo, la prima delle quali i partenopei affrontare il Torino di Vanoli nel catino, manco a dirlo tutto esaurito, di Fuorigrotta, domenica alle ore 20,45. Una lotta divenuta aspra sotto il profilo nervoso e della pressione, che vedrà stavolta i partenopei scendere in campo poche ore dopo l’Inter, che giocherà nel pomeriggio di domenica la difficile gara interna contro la Roma delle meraviglie di Ranieri. Ecco come arrivano azzurri e granata allo scontro del Maradona.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI. A tenere banco in settimana le dichiarazioni sinistre di Antonio Conte, che tuttavia non hanno avuto il potere di distrarre l’attenzione dalla cronaca del campo. Una cronaca che ha raccontato di un’Inter sconfitta prima in quel di Bologna e quindi agganciata in vetta alla classifica, e successivamente eliminata nel derby dopo una sonante sconfitta subita dai cugini del Milan nella partita di ritorno della semifinale di Coppa Italia. Nelle ultime ore che precedono la fondamentale gara col Torino, a preoccupare l’ambiente tutto e lo staff tecnico sono gli infortuni di natura muscolare che hanno via via sempre più decimato la squadra del tecnico salentino. Con Juan Jesus che ha terminato anzitempo la stagione e Buongiorno la cui tendinopatia all’adduttore sembra non guarire del tutto. Sebbene nelle ultime ore si stia facendo sempre più accreditata l’ipotesi che Conte schieri Olivera come centrale di sinistra in luogo di Raf Marin – la cui esclusione suonerebbe come una bocciatura ufficiale del ragazzo che pure non aveva demeritato – con conseguente impiego di Spinazzola come laterale basso di destra, ci piace pensare che possa essere ancora una volta il turno di Rafa Marin al centro della difesa con Rrahmani. In mezzo al campo pare pressoché scontata la presenza di Anguissa in luogo di Gilmour, mentre il vero rebus sembra essere davanti dove Neres che dalla cessione di Kvaratskhelia a Gennaio ha raggranellato appena sette presenze e un solo assist, pare destinato a dare forfait per le prossime 3/4 gare per un problema al soleo della gamba destra. Problema quest’ultimo già affrontato tra febbraio e marzo per 49 giorni e 5 partite in cui Conte ha schierato un sistema 1-3-5-2, salvo poi tentare un 1-4-4-2 a Venezia, con McTominay a sinistra e Raspadori vicino a Lukaku. Ma la soluzione con due punte ovviamente è in ballottaggio con quella, più consolidata, del 1-4-3-3, con Spinazzola alto a sinistra e Raspa in panca, come già visto in partenza a Monza con risultati certamente rivedibili. Tuttavia un Raspadori parso così in spolvero è difficile tenerlo fuori, per cui pare molto probabile che giochi lui attorno a Lukaku con McTominay possibile incursore aggiunto a seconda delle fasi della partita.
NAPOLI (1-4-4-1-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Rafa Marin, Olivera; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Raspadori; Lukaku. All.Conte.
COME CI ARRIVA IL TORINO. Il Toro di Cairo sbarca al Maradona senza ambizioni di classifica né patemi. Con una posizione di classifica ormai consolidata e senza problemi di permanenza nella massima serie, i granata possono giocare in scioltezza e senza carichi di tensione. Tuttavia Paolo Vanoli deve fare i conti con le problematiche di infermeria e con la gestione delle energie, visto che il Torino giunge alla sfida dopo appena 4 giorni dall’ultima vittoriosa gara casalinga contro l’Udinese. Se infatti rientra dalla squalifica il centrale difensivo Coco, si ferma per squalifica Gineitis, elemento prezioso nello scacchiere tattico di Vanoli. Alle indisponibilità di Schuurs, Ilkhan, Savva, Duvan Zapata, Njie, Salama, si sono aggiunte le condizioni non proprio ottimali di Ilic – contusione all’alluce – Masina – affaticamento muscolare – Borna Sosa – distorsione alla caviglia da valutare – mentre incerti sembrano i rientri di Lazaro e Vlasic. Davanti a un quadro di questo genere difficile capire se Vanoli confermerà il sistema di gioco ormai consolidato, ossia 1-4-2-3-1, oppure opti per un classico 1-4-4-2, con Sanabria al fianco di Che Adams. In porta l’ottimo Milinkovic-Savic a comandare la difesa a quattro formata da destra verso sinistra da Walukiwicz, Maripan, Coco e Biraghi. In mezzo al campo al fianco di Ricci, uno tra Tameze e Linetty, con quest’ultimo favorito, mentre nei tre dietro alla punta Adams, dovrebbero agire a destra Karamoh, a meno di un improbabile recupero di Lazaro, al centro l’eclettico Casadei e a sinistra l’ex della gara Elmas. Nel caso di sistema con quattro in mediana, potrebbe trovare posto a destra Pedersen, con Ricci e Casadei centrali e con Elmas quarto a sinistra, mentre Sanabria sarebbe da supporto a Adams in avanti.
TORINO (1-4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Ricci, Linetty; Karamoh (Lazaro), Casadei, Elmas; Adams. All. Vanoli.






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