Gli xG del Napoli confermano il capolavoro di Conte: strategia perfetta per valorizzare un organico non stellare
L'analisi degli xG del Napoli nella stagione 2024/2025 aiuta a comprendere le ragioni del primato in classifica del Napoli e dell'efficienza della guida tecnica di Conte.

Sono abituato a ragionare con i numeri per deformazione professionale, ma, essendo anche un tifoso patologico, mi sono sempre ripromesso di non parlare mai di tecnica e di tattica nella mia attività pubblicistica. Tuttavia, negli ultimi anni si è diffuso sempre di più l’utilizzo di un indice per valutare le prestazioni delle squadre, l'Expected Goals (xG), e visto che se ne parla ovunque, ho voluto approfondire l’argomento dal punto di vista dell’analisi metrica. Non per dare giudizi tecnici, giammai, ma per capire come questo parametro possa spiegare meglio i risultati di una squadra, il Napoli, al di là del semplice numero di gol segnati e per fornire una chaive di lettura alle parole di Conte di ieri: “Fidatevi, i ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario. Chiedendo cose oltre (lo scudetto ndr) si rischia di andare fuorigiri”
Ma cosa sono questi XG? Immagina di giocare a calcio con i tuoi amici. Quando tiri in porta, alcune volte segni, altre no. Ogni tiro ha più o meno probabilità di finire in rete. Questo è il concetto alla base degli Expected Goals, o xG, che misurano la probabilità che un tiro si trasformi in gol in base a diversi fattori. Il valore varia da 0 (nessuna possibilità) a 1 (certezza). Un xG di 0.9 indica un 90% di probabilità di segnare, magari perché sei solo davanti al portiere, mentre un xG di 0.1 significa solo un 10% di possibilità, per esempio se tiri da lontano o da un angolo impossibile. Ogni tiro viene analizzato considerando quattro parametri: distanza dalla porta (un tiro da due metri ha un xG alto, mentre uno da trenta metri sarà basso), angolazione (essere dritto davanti al portiere aumenta le possibilità rispetto a un angolo defilato), situazione di gioco (i rigori hanno un xG di circa 0.76, mentre tiri su cross o sotto pressione sono meno efficaci) e qualità del tiro (i colpi di testa, meno precisi dei tiri di piede, hanno xG più bassi). Un computer analizza migliaia di tiri simili per calcolare la probabilità che ogni conclusione finisca in rete.
Se Mario tira da un metro dalla porta vuota, l'xG sarà 0.99. Se Luca prova da metà campo, sarà 0.01. Anche se Mario segna e Luca no, non significa che Luca abbia fatto un brutto tiro: gli xG aiutano a capire se un gol è stato facile o difficile. Allenatori e analisti usano gli xG per valutare le prestazioni delle squadre, guardando alla qualità delle occasioni create più che al semplice risultato.
La narrazione popolare (perché forse ancora poco preparata alla lettura di studi metrici del calcio) si basa sull’assunto che se una squadra perde 1-0 ma ha generato 3.5 xG, ha avuto molte occasioni chiare e avrebbe potuto vincere con un po’ più di fortuna. Se invece segna due gol con soli 0.5 xG, probabilmente ha beneficiato di episodi favorevoli.
E allora mi sono incuriosito ai dati del Napoli che, pur essendo primo in classifica, non è nelle primissime posizioni di queste statistiche. Sembra paradossale ma l'analisi degli xG del Napoli nella stagione 2024/2025 aiuta a comprendere le ragioni del suo primato in classifica: l’efficienza (raggiungere il massimo risultato con le risorse disponibili) della guida tecnica di Conte. Il Napoli registra, infatti, un xG medio di 1.39 a partita, classificandosi, al momento, al decimo in questa statistica. In casa sale a 1.6, in trasferta scende a 1.17. Nonostante un xG non eccezionale, il Napoli guida la classifica grazie a tre fattori chiave: efficacia realizzativa, solidità difensiva e gestione tattica.
Per quanto riguarda l’efficacia realizzativa, la squadra riesce a concretizzare le occasioni da gol con una percentuale superiore alla media, trasformando anche opportunità con xG più basso in reti decisive.
In altri termini la squadra segna più di quanto "dovrebbe". Immagina di giocare a calcio balilla: se tiri 10 volte e fai solo 2 gol, non sei preciso, ma se con gli stessi tiri segni 5 volte, sei più efficace. Il Napoli crea meno occasioni rispetto ad altre squadre, ma le sfrutta meglio. Lukaku, per esempio, può segnare con un colpo di testa in equilibrio precario, trasformando una palla difficile in rete nonostante un xG di 0.2.
In merito alla solidità difensiva, Il Napoli subisce meno gol del previsto. Una difesa solida limita le occasioni da gol degli avversari, mantenendo il controllo delle partite e riducendo la necessità di segnare molti gol per ottenere risultati positivi.
Immagina una partita in cui l’avversario ha una buona occasione per segnare, magari un attaccante è in area pronto a calciare. Se il difensore del Napoli (come Rrahmani o Di Lorenzo) riesce a chiudere in tempo e a deviare il tiro, quell’azione, che magari aveva un xG di 0.6 (cioè il 60% di probabilità di essere gol), si trasforma in un tiro fuori o facilmente parato.
Oppure, se un avversario crossa in area per un colpo di testa, ma Buongiorno anticipa sempre il centravanti avversario, il Napoli riduce il numero di tiri pericolosi. Così facendo, anche se gli avversari creano occasioni con un buon xG, non riescono a segnare tanto quanto ci si aspetterebbe, perché la difesa chiude gli spazi e sporca le conclusioni. In poche parole, la difesa del Napoli trasforma tiri pericolosi in tiri meno efficaci.
Infine, per quanto riguarda la gestione tattica del Napoli, l’allenatore massimizza l’efficacia delle azioni offensive, puntando sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Molte squadre forzano tiri da fuori area con xG bassissimi, mentre il Napoli preferisce costruire azioni più ragionate. In altri termini il Napoli sceglie bene quando e come attaccare. Un esempio? Se il Napoli è in attacco e ha la possibilità di tirare da fuori area con un xG di 0.05 (quindi solo il 5% di probabilità di fare gol), invece di forzare il tiro, potrebbe passare la palla in area a Lukaku, che da lì ha un xG di 0.4 (quindi il 40% di probabilità). Questo modo di giocare aumenta le probabilità di segnare, anche senza creare tantissime occasioni.
In conclusione i dati sugli xG potrebbero far pensare che il Napoli non domini, ma la realtà è diversa. La squadra è prima in classifica perché sfrutta al meglio le occasioni che ha, subisce meno gol del previsto e costruisce azioni più efficaci degli avversari. Non è la squadra che tira di più, ma quella che tira meglio. Non è quella che crea più occasioni, ma quella che le concretizza con maggiore precisione. Non è la squadra con la difesa meno impegnata, ma quella che riduce al minimo il pericolo delle azioni avversarie. Questo spiega perché, nonostante un xG non straordinario, il Napoli sia primo in classifica. La qualità e l’intelligenza con cui gioca fanno la differenza più di qualsiasi statistica.





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