Empoli ai raggi X, metriche pessime. I toscani rendono meglio in trasferta
Abbiamo analizzato l'Empoli, la squadra di Roberto D'Aversa riesce a rendere un po' meglio in trasferta che tra le mura amiche.

Dopo un inizio stagione scoppiettante con 4 pareggi e 2 vittorie esterne nelle prime sei giornate, che avevano fatto dell’Empoli la squadra rivelazione, gli uomini di Roberto D’Aversa si sono via via persi nel rendimento e talvolta anche nelle prestazioni.
Ricordiamo come anche nella gara di andata disputata allo stadio Castellani, i toscani abbiano messo in seria difficoltà il Napoli di Antonio Conte, che alla fine seppe imporsi senza merito grazie ad un rigore trasformato da parte di Kvaratskhelia. Dopo circa sei mesi il Napoli ritrova i toscani in piena bagarre retrocessione e con una serie di dati non certo dei più esaltanti. Vediamone alcuni.
METRICHE PESSIME PER I TOSCANI
ATTACCO
Media gol 0,71 – 18/20
NPxG 0,79 – 17/20
Tiri totali media 9,35 – 19/20
Tiri in porta media 2,68 – 19/20
% Conversione in gol delle azioni 7,59% - 18/20
Tocchi in area media 15,68 – 18/20
xT minacce 0,95 – 20/20
POSSESSO
% Possesso 40,51% - 19/20
Field Tilt 39,02% - 19/20
% Passaggi completati 74,32% - 20/20
% Passaggi completati ultimo terzo di campo 57,01% - 20/20
Passaggi in avanti 40% - 1/20
Passaggi indietro 13,76% - 19/20
Assist media 0,45 - 19/20
Passaggi chiave media 6,87 – 19/20
DIFESA
% Duelli aerei vinti 45,57% - 19/20
Media gol 1,48 - 18/20
NPxGA 1,29 – 14/20
Tiri totali media 14,42 – 17/20
Tiri in porta media 4,29 – 15/20
Errori che hanno causato un gol media 0,29 - 19/20
Falli commessi media 13,90 - 1/20
ANALISI TATTICA
La squadra cerca di mantenere una struttura solida in fase difensiva e sfrutta gli esterni e i centrocampisti centrali per costruire le azioni. In fase difensiva in cui l’Empoli tende a compattarsi con i centrocampisti centrali che retrocedono per supportare la difesa a tre, cercando di mantenere una struttura compatta per ridurre gli spazi centrali. Ogni giocatore ha compiti specifici e ben definiti. La disciplina tattica è un elemento cruciale dell’approccio di D’Aversa, e ogni giocatore deve rispettare il piano di gioco. La mentalità del gruppo è fortemente orientata al sacrificio e alla dedizione, elementi essenziali per il successo del modello di gioco di D’Aversa. Le squadre di D’Aversa sono note per la loro compattezza, con reparti che si muovono all’unisono e una marcatura stretta sugli avversari.
In fase di non possesso l’atteggiamento dei toscani è alquanto attendista. Una volta persa la sfera infatti il primo comandamento non è la pressione in riaggressione mirata alla conquista immediata del possesso, ma un tentativo di chiusura delle linee di passaggio per mettere in condizioni la squadra di riposizionarsi in assetto di blocco molto basso.
Le transizioni rapide da fase difensiva a offensiva costituiscono uno degli aspetti chiave del gioco dell’Empoli, con la squadra che, una volta recuperata la palla, cerca di lanciarsi in velocità in contropiede. In fase offensiva D'Aversa incoraggia un gioco veloce in transizione, utilizzando i trequartisti e gli esterni per creare superiorità numerica sulle fasce e mettere in difficoltà le difese avversarie con cross dalle fasce e con gli attaccanti pronti a sfruttarne la pericolosità, su tutti in questo inizio di stagione, Esposito che agisce come terminale offensivo principale. Questa volontà di ripartenza verticale è certificata dalla mappa delle posizioni medie della squadra che mostra una conformazione allungata e meno piatta.
Mentalità collettiva, disciplina tattica, aggressività in mezzo al campo, velocità in ripartenza e buono stato di forma di alcuni elementi, su tutti Sebastiano Esposito, costituiscono i punti di forza dell’approccio di D’Aversa. Di contro, questo atteggiamento tattico porta spesso i toscani a subire troppo stando con linea troppo schiacciata a ridosso della propria area di rigore e, a causa della scarsa qualità di palleggio, ad avere difficoltà ad uscire dalla propria trequarti.
FORMAZIONE
Numerose assenze per D’Aversa. Sono ben 9 gli elementi indisponibili: il portiere Silvestri per una frattura al dito, i difensori centrali Sazonov per lesione del crociato e Ismajli per guai al bicipite femorale, i centrocampisti centrali Haas – crociato – Maleh – collaterale – Zurkowski – operato al ginocchio – e Anjorin lungodegente, e gli attaccanti Pellegri e Kouamè, entrambi crociato.
D’Aversa adotta un sistema di gioco 1-3-4-2-1 che prevede dunque una difesa a tre, con Goglichidze, Marianucci e Viti come principali interpreti. A centrocampo, con Grassi e Henderson davanti alla difesa, sugli esterni Gyasi a destra e Pezzella a sinistra presidiano le fasce. Sulla trequarti Fazzini e Cacace supportano la punta Esposito o Colombo.
Portiere:
Vazquez, piede forte destro, bravo tra i pali e sulle uscite alte dove dà sicurezza alla squadra, frettoloso e da rivedere con i piedi.
Difensori:
Goglichidze, difensore centrale di destra, di piede forte destro, rapido, sempre attento, in fase di copertura, concede molto poco.
Viti difensore centrale di sinistra, piede forte sinistro, difensore difficile da superare, preciso nella marcatura e bravo a proporsi in fase offensiva con discreti risultati.
Marianucci, difensore centrale piede forte destro, 194 cm, in orbita Napoli, forte nel gioco aereo e nel gioco di anticipo sugli attaccanti avversari.
Centrocampisti:
Gyasi, esterno di destra, piede forte destro, grande gamba, copre con personalità e qualità tutta la fascia alternando profondità a giocate dentro con gli attaccanti.
Grassi, mediano di piede forte destro, compie un grande lavoro nel mantenere la squadra in equilibrio e gioca in maniera impeccabile in marcatura.
Henderson, mezz’ala sinistra di piede forte sinistro, giocatore che dà solidità e sostanza alla squadra, alterna la posizione di mezz’ala a quella in appoggio alle due punte con buoni risultati.
Pezzella, esterno di sinistra, di piede forte sinistro, giocatore con grandi doti tecniche e forte propensione ad offendere, spina nel fianco per gli avversari.
Attaccanti:
Fazzini, centrocampista centrale, ma anche trequartista e mezz’ala all’occorrenza, di piede forte destro, qualità, gamba e duttilità i suoi punti di forza.
Colombo, attaccante di piede forte sinistro, tecnicamente ancora acerbo, perde tanti palloni ma quando parte diventa difficile contrastarlo.
Esposito, attaccante di piede forte destro, giocatore generoso corre e lotta su tutto il fronte d’attacco buone capacità tecniche.
CURIOSITA’ E NUMERI
Toscani diciottesimi in classifica con 24 punti – media 0,77 – frutto di 4 vittorie, 12 pareggi e 15 sconfitte, con 24 reti fatte e 47 subite, differenza reti -23.
Gli ospiti nel rendimento esterno sono quattordicesimi con 15 punti – 0.94 di media – con 3 vittorie, 6 pari e 7 sconfitte, 19 reti fatte e 27 subite, differenza reti -8.
In trasferta invece l’Empoli figura ottavo per Xg con 1,13 – meglio del Napoli undicesimo con 1,04 -.
L’Empoli ha vinto due delle ultime 3 gare a Napoli.
I toscani non vincono in campionato da 16 gare – 5 pari e 11 sconfitte – eguagliata la striscia negativa di Andreazzoli nel 2021/22.
Considerando solo i primi tempi, il Napoli sarebbe secondo a pari merito con la Lazio a 52 punti. Se invece consideriamo solo i secondi tempi Napoli settimo con 49 punti, Empoli ultimo con 19. I partenopei inoltre si sono fatti rimontare in cinque occasioni da situazione di vantaggio, circostanza anomala per le squadre di Conte.
I toscani hanno subito 25 dei 47 gol negli ultimi 30 minuti di gioco - 53% -.
L’Empoli ha subito ben 6 reti da azione di corner.
I toscani non vincono in trasferta dalla gara corsara a Verona vinta per quattro a uno. Era l’8/12/2024, anche data dell’ultima vittoria in campionato, ma anche data dell’ultima sconfitta casalinga del Napoli contro la Lazio per una rete a zero.





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