Como-Napoli, pagelle: Rrahmani horror, Lukaku assente. I voti a Billing, Raspadori e Conte
Giornata da dimenticare in fretta per i partenopei tra errori gravi ed involuzione psicofisica. A Conte il compito di trovare le soluzioni: Napoli-Inter si avvicina.

A Como il Napoli perde la partita e la testa della classifica: vince la squadra di Cesc Fabregas con due regali confezionati dagli uomini di Antonio Conte. Il primo è un autogol di Amir Rrahmani, a dir poco clamoroso, dopo una sconsiderata rimessa laterale di Politano.
Il secondo, invece, è un assurdo errore in fase di possesso - Lobotka perde il pallone in malo modo - che avvia il break dei lariani sull’asse Nico Paz-Diao, con quest’ultimo che trova il diagonale vincente. In mezzo il gol del momentaneo pareggio firmato Giacomo Raspadori - che si conferma tra i più in palla della squadra - bravo a sfruttare un errore difensivo dei padroni di casa. Queste le pagelle di Areanapoli.it.
Meret: tra 5 e sv. Difficile addossargli responsabilità sull’autogol pazzesco di Rrahmani difficile da spiegare e raccontare, ed anche sulla rete di Diao è esente da colpe. Nel complesso, però, appare anche lui poco reattivo.
Di Lorenzo: 4,5. Nico Paz fa quello che vuole e in proiezione offensiva si vede poco. Si fa anche ammonire.
Rrahmani: 4. Nella difesa a tre non si trova a suo agio. Dopo ottime prestazioni, già da qualche settimana è in affanno. L’autogol è clamoroso, un errore da non credere. All’origine del fattaccio un errore di Politano: non si batte mai in quel modo un fallo laterale. Anche in occasione del secondo gol appare lento e spaesato. Nel finale ha l’occasione per farsi perdonare, tuttavia peggiora ulteriormente il totale con un tiro da fuori area che finisce sul fondo. Forse poteva provarci più con la potenza che con il giro. Giornata horror da dimenticare in fretta.
Buongiorno: 5,5. Non è ancora al top della condizione, tuttavia gioca alto e in anticipo per accelerare i tempi di recupero e gli automatismi. Qualche sbavatura c’è.
Politano: 5. Corre tanto ed è tra i più attivi, però negli ultimi trenta metri non si accende mai con efficacia. Dal 78’ Ngonge: 4,5. In tanti si chiedono perché Conte gli concede poco spazio: le sue prestazioni sono la risposta. Zero dribbling riusciti e nessuna azione pericolosa.
Lobotka: 4,5. Inizia anche bene con le solite pressioni e agendo da regista tra i difensori, tuttavia è troppo grave l’errore che avvia l’azione decisiva della partita: perde un pallone in malo modo e fa correre il Como su una prateria fino al gol di Diao. Dall’84’ Okafor: 6. Si dà da fare e si produce in buoni spunti. E’ ancora lontano dalla migliore condiziona, ma a differenza di Ngonge sembra avere l’approccio giusto.
Billing: 6-. Fa valere fisico e centimetri. Con personalità si incarica di un calcio di punizione dal limite e impegna il portiere avversario. Si destreggia bene fino a quando ha benzina nelle gambe. Dal 61’ Anguissa: 5. Entra, ma si vede poco. Anzi, perde anche qualche pallone di troppo. Timido nei contrasti perché chiaramente condizionato dalla diffida. Ha sui piedi un’ottima chance per segnare, ma opta per un tiro che sembra un passaggio comodo al portiere.
McTominay: 5. Come al solito non si risparmia: sul piano fisico è dirompente, però gli manca la freschezza nella scelta delle soluzioni. Ha sui piedi il pallone della partita in una ripresa buia per gli azzurri, ma calcia troppo centrale e stimola il riflesso del portiere. Errore pesante. Rimedia pure un giallo.
Spinazzola: 5,5. Conte anticipa il suo recupero e Leonardo risponde presente con un ottimo primo tempo ricco di spunti e buone coperture. Scoppia nel secondo tempo e ne indovina davvero poche.
Raspadori: 6,5. E’ l’unico a dannarsi per tutta la partita sia in pressing che in manovra. E’ lesto a segnare il gol dell’1-1 sfruttando un errore difensivo del Como. I compagni non lo servono come meriterebbe.
Lukaku: 4. Lento, confuso, spesso in fuorigioco. Una evidente involuzione nelle ultime quattro partite. Dal 60’ Simeone: 5. Mezzora per farsi notare, ma non ci riesce. Il solito ardore in alcuni contrasti e poco più insieme ad un cartellino giallo.
Conte: 5-. Quarta partita consecutiva senza vittorie: 3 pareggi e una sconfitta, qualche responsabilità ce l’ha anche lui tra letture e cambi. Inoltre nelle ultime conferenze non è stato brillantissimo come di consueto. La gestione del diffidato Anguissa lascia a desiderare, così come la condizione psicofisica della squadra. Meno pensieri sul calciomercato e sulle strutture (c'è tempo per parlarne) e più soluzioni in vista di Napoli-Inter.
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