Chi è Possanzini. L'allievo di De Zerbi che ha riacceso il Mantova e piace al Napoli

Quando giocava a calcio, aveva un soprannome particolare. Veniva paragonato a una stella del calcio mondiale, ma per via del suo aspetto: il "Ronaldo dello Stretto", in riferimento allo Stretto di Reggio Calabria. Militando alla Reggina e con la testa rasata, somigliava molto a Ronaldo il Fenomeno. Davide Possanzini - nato a Loreto il 9 febbraio del 1976 -  è stato un buon attaccante di categoria, che ha giocato in Serie B per diverse stagioni tra gli anni '90 e 2000, segnando 95 dei suoi 138 gol complessivi in carriera.

Se da calciatore ha avuto una carriera discreta, ha ottenuto fama come allenatore praticamente a livello internazionale. Possanzini ha iniziato la sua carriera al Brescia, ma è stato con Roberto De Zerbi che ha guadagnato notorietà. Il tecnico, attualmente al Brighton, lo ha portato con sé al Sassuolo e anche nella sua esperienza allo Shaktar Donetsk.

I due hanno preso strade diverse quando De Zerbi si è trasferito in Premier League e Possanzini è diventato capo allenatore della Primavera del Brescia. Così, è tornato in Lombardia portando con sé l'influenza calcistica della scuola De Zerbi.

Questa stagione, però, è stata segnata dalla chiamata del Mantova. Dopo l'acquisizione da parte del presidente Filippo Piccoli, la squadra ha subito una rifondazione, confermando solo due giocatori e affidando appunto la panchina a Possanzini.

Mai scelta fu più azzeccata. Il calcio di Possanzini, influenzato dalla filosofia 'dezerbiana' - anche un pizzico di quello 'spallettiano', se vogliamo dirla tutta - e con aggiunta ovviamente del suo tocco personale, ha portato il Mantova alla promozione aritmetica in Serie B. Si tratta di un gioco spumeggiante, con passaggi veloci e verticalizzazioni anche su campi di C dove le condizioni del terreno di gioco non sono perfette.

Il suo nome sta circolando sui taccuini delle squadre di Serie A, con il Sassuolo e il Napoli interessati al suo profilo. Il club azzurro, infatti, lo ha inserito tra i candidati per la panchina del prossimo anno. Tuttavia, resta da vedere se Possanzini è pronto per fare un così grande salto di categoria.