Clamoroso Juventus, Ziliani: "Rischia il divieto di avere sponsor per due anni"

La Juventus concentrata sul campionato e la lotta in Champions League, ma non solo: ci sono alcune questioni giudiziarie da risolvere. Proprio su questo frangente, Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato della squadra bianconera tramite i suoi canali social.

Ecco le sue dichiarazioni: "Processo Juve: accolta la costituzione delle parti civili (Consob compresa) danneggiate dal club. Se dal processo usciranno condanne la società rischia il divieto di avere sponsor per due anni". Poi aggiunge: "Nella 3^ udienza di stamattina il GUP ha ammesso la costituzione di 200 piccoli azionisti, del fondo libico Lafico, di Codacons e della grande accusatrice Consob: chiederanno i danni a Agnelli & C".

Inoltre, ha evidenziato: "Dopo una pausa di riflessione durata due settimane il GUP del Tribunale di Roma Anna Maria Gavoni ha comunicato oggi - nella terza udienza preliminare del Processo Juventus - di avere ammesso come parti civili tutti i soggetti che si sono ritenuti danneggiati dalla mala-gestione della società ai tempi della presidenza Agnelli. Potranno quindi chiedere il risarcimento dei danni subiti, in caso di condanna della Juventus al termine del processo, oltre 200 piccoli azionisti bianconeri, il fondo libico Lafico che è tuttora azionista del club (anni fa lo era in modo assai più massiccio), il Codacons e soprattutto la Consob".

"Perché dico soprattutto? Lo dico perché anche se il GUP ha respinto la costituzione delle parti civili contro l’attuale assetto societario, quindi contro l’Ad Scanavino, il presidente Ferrero e il nuovo Cda, che non saranno chiamati a rifondere i danni a differenza di Andrea Agnelli, così com’era accaduto tre anni or sono quando le denunce dell’organo di controllo portarono all’apertura dell’Inchiesta Prisma da parte della Procura di Torino, inchiesta che decapitò interamente il vecchio Cda e portò all’apertura di vari processi sportivi e alle condanne ricevute dalla Juventus in Serie A e in campo UEFA, è oggi fatto risaputo - anche se i media hanno preferito non parlarne - che la Consob ha aperto non uno, ma due nuovi procedimenti anche in capo al nuovo management accusato, come il vecchio, di stilare 'bilanci non conformi'".

"Dopo aver ascoltato le contro-deduzioni dei legali bianconeri, la Consob ha respinte in toto la difesa della Juventus confermando le proprie conclusioni: alle quali la società si è opposta inoltrando ricorso al TAR del Lazio".

"Ebbene, in attesa che il TAR dica l’ultima parola, è chiaro a tutti che in caso di soccombenza la Juventus andrà incontro a nuove imputazioni e a nuovi procedimenti di carattere sia penale che sportivo in una sorta di incredibile déjà vu".

"Tornando al processo in corso, in attesa dello scontato - a questo punto - rinvio a giudizio dei suoi ex otto dirigenti, tra cui spiccano Agnelli, Paratici, Arrivabene e Nedved e del club in quanto 'persona giuridica' a favore della quale sono stati compiuti gli illeciti contestati ai dirigenti, giova ricordare che nel caso venisse riconosciuta la colpevolezza degli accusati rispetto ai reati di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni, in base al principio della 'responsabilità amministrativa' la Juventus rischia di vedere decadere tutte le sponsorizzazioni in atto e di vedersi sanzionata col divieto di fare pubblicità (quindi di avere sponsor) per un periodo di due anni".

"Rischio tangibile, di cui il club è consapevole e che spiega perfettamente come mai la Juventus abbia affrontato questa nuova stagione, dopo che il vecchio sponsor 'Jeep' se l’è data a gambe, senza sponsor sulla maglia. Il rischio di incorrere in salate penali, in caso di stop alle sponsorizzazioni deciso dal Tribunale, ha consigliato Scanavino & c. di attendere il maturare degli eventi", conclude Ziliani