Stramaccioni durissimo: "Progetto fallito! Certi discorsi li senti solo in Italia"

Ai microfoni di DAZN, Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter, ha fatto il punto sulla Juventus dopo la clamorosa batosta interna contr o l'Atalanta. Queste le sue parole: “Era una partita verità per il popolo juventino, rimesso in pista dagli ultimi risultati".

"Era una gara spartiacque perché una vittoria avrebbe alimentato dei sogni: è una settimana che sentiamo della Juve a -6 dal primo posto, e una sconfitta così pesante nel match spartiacque secondo me ha buttato giù gli spettatori”. Ed ha aggiunto: “Quando sei la Juve, ci vuoi stare lì davanti… Abbiamo sempre detto del progetto Juve che avremmo aspettato su ciò che non ci convinceva, perché si vedeva una semina, un’idea. Ora siamo a marzo, la Juve oggi è stata ridimensionata, e lo sottolineo ancora perché è il loro DNA e la filosofia dell’allenatore. Se Motta gioca tutto su palleggio, possesso, c’è stato ridimensionato su quei punti e quella è la cosa più preoccupante. Se dici che vuoi continuare quel progetto, giocando un certo tipo di calcio, tu oggi sei stato ridimensionato sui tuoi capi saldi. L’Atalanta ti ha fatto male su quelle che sono le tue qualità”.

Si parla spesso di squadra giovane ed inesperta, ma Stramaccioni non ci sta: “Basta con questo discorso dei giovani, lo facciamo solo in Italia! Il Bayern gioca con Musiala, il Barcellona con Yamal. E’ una cosa che ci limita nella crescita del campionato. Nessuno ha detto di prendere Kelly o altri, basta. Atteggiamento? A me è capitato all’Inter, a Ciro con la Juve: quando perdi queste partite in casa… 4 gol in casa…  Magari ‘salta qualche caviglia’, qualche cartellino… In porta non ci vai più, ti butto giù”.

Infine su Vlahovic e il progetto bianconero: “A me dispiace parlare dei singoli, ma Vlahovic davvero male. Capisco la psicologia, che un giocatore la partita così la vuole giocare o che pensi al fatto di entrare a 15’ sul 3-0, ma non si può perdere un pallone così. Sono segnali pericolosi per il progetto, perché siamo a marzo. Se dobbiamo analizzare oggi, il progetto è un progetto fallito, senza tanti giri di parole. Questo perché quei capisaldi su cui l’allenatore ha puntato non sono stati all’altezza".