Ravezzani: "Panchina dell'Italia proposta ad un tecnico coerente a giorni alterni. Gravina doveva saperlo"
In un post su X il giornalista sportivo Fabio Ravezzani ha fatto alcune considerazioni sulla situazione della panchina dell'Italia.

Fabio Ravezzani è sempre senza peli sulla lingua. Il direttore di Telelombardia ha prima messo nel mirino le mosse da parte della proprietà americana del Milan: "Cardinale si era presentato garantendo sostenibilità e vittorie. Fatturato in aumento e sempre più investimenti sul mercato per il Milan".
"Dopo due anni, ha dovuto rifinanziare il debito con Elliott e cedere i calciatori migliori. Possiamo dire che qualcosa è andato storto? Reijnders era l’unico da tenere a qualsiasi costo, ma la logica del bilancio ha prevalso. Il Fondo, qualunque Fondo, ragiona su rendimenti ed effetti a breve termine. E questa era l’opzione più facile per il Milan. Di fatto, un club di seconda fascia" ha continuato il giornalista lombardo.
Poi sulla panchina dell'Italia rimasta ancora vacante dopo l'esonero di Spalletti: "Ranieri ha cambiato idea, ci sta. Ma da un uomo saggio di 73 anni ti aspetti più coerenza. Ma Ranieri è coerente a giorni alterni, come quando parla di arbitri passando da concetti degni di un lord a insinuazioni tipiche del tifoso assolato in curva Sud. Gravina doveva saperlo".
"Divertente. Scrivi che Ranieri si è comportato male dando prima l’ok a Gravina e poi cambiando idea e si scatena la cloaca romanista. Ovviamente Gravina è colpevole quanto e più di Ranieri per la gestione della crisi. Ma fin lì non ci arrivano…" ha concluso Ravezzani.





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