Ravezzani: "Conte-Juventus, è andata così. De Laurentiis come Trump. Scudetto? Napoli favorito, possibile lotta a due"
Fabio Ravezzani, giornalista sportivo e direttore di Telelombardia, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di AreaNapoli.it.

Fabio Ravezzani è uno dei giornalisti sportivi più noti e apprezzati nel panorama televisivo italiano. Il direttore di Telelombardia conduce da oltre venti anni Qui Studio a voi stadio, trasmissione che è molto seguita nel Nord Italia e non solo. La redazione di AreaNapoli.it ha avuto il piacere di intervistarlo.
Salve direttore, partiamo dall'esito dello scorso campionato italiano. Secondo lei sono stati più i meriti del Napoli e di Antonio Conte o i demeriti dell'Inter e di Simone Inzaghi? "All'inizio dello scorso campionato avevo previsto un testa a testa tra Napoli e Inter. Questo perché Conte è un fattore determinante anche se lui fa finta di non esserlo. Lui dice sempre 'Ho bisogno dei calciatoti altrimenti non vinco'. Ma l'allenatore bravo (lui lo è) è quello che vince anche con una squadra non vincente altrimenti non servirebbe un allenatore vincente. Quindi a causa degli enormi impegni dell'Inter avevo pronosticato che Napoli e Inter se la sarebbero giocata fino alla fine. Poi la differenza tra vincere e perdere è anche una questione di fortuna perché va detto che se l'Inter non avesse beccato il gol dalla Lazio a fine partita, avrebbe vinto lo scudetto di un punto. Il Napoli è stato bravo e fortunato, ha avuto la capacità di stare sul pezzo fino alla fine anche quando ha incominciato a perdere colpi. Quando sembrava non ce la facesse più, si è dato un'ulteriore spinta in alto. L'Inter che era oggettivamente più forte ha sbagliato perché per voler vincere tutto ha finito per non vincere niente".
Negli ultimi mesi prima della vittoria dello scudetto Antonio Conte ha mostrato sempre una sorta di mal di pancia e c'è stata grande incertezza sul suo futuro sulla panchina del Napoli. Le voci su un ritorno alla Juventus erano veritiere? Cosa è cambiato nella sua testa o nel rapporto con De Laurentiis?
"Conte è un abile promoter di sé stesso e ha lasciato credere a tutti, non smentendo queste voci, che lui fosse prossimo ad accasarsi alla Juventus. Perché la non smentita è spesso una conferma. Penso che la Juventus abbia fatto un sondaggio con Chiellini perché conosce benissimo Conte. Ma se andiamo a vedere la situazione attuale dei bianconeri, capiamo benissimo che non sarebbe mai potuto approdare alla Juventus. Vediamo che oggi il Napoli ha una squadra oggettivamente più forte della Juventus. Si può dire che l'Inter sia più forte del Napoli ma è altrettanto vero che, a parità di allenatore, il Napoli sia più forte dei bianconeri senza se e senza ma. Quando si diceva che la Juventus faceva la corte, non ci si rendeva conto che poi si stava prendendo un direttore generale come Comolli che è l'esatto opposto di chi vuole Conte in panchina. Questo Comolli ha rilasciato una serie di dichiarazioni in cui dice che l'allenatore non è così determinante. Vogliono fare una squadra al risparmio e quindi credo che, al di là di una telefonata generica di Chiellini, non c'erano assolutamente le condizioni affinché Conte accettasse la Juventus e che i bianconeri si portassero a casa un allenatore del suo profilo. Conte pensa solo a se stesso e avrebbe voluto calciatori ultratrentenni non rivendibili. Secondo me Conte ha giocato su questo ed è arrivato ad ottenere quello che voleva. Parlo di un impegno importante sul mercato da parte di De Laurentiis che non poteva permettersi di perderlo".
Il presidente del Napoli ha sorpreso tutti con il colpo De Bruyne che è un calciatore dall'ingaggio molto alto e di una certa età, in controtendenza con la gestione degli ultimi anni. Cosa dobbiamo aspettarci dal mercato del Napoli? In quale misura De Laurentiis cercherà di esaudire i desideri di Conte?
"Credo che ci sarà un mix di colpi. De Laurentiis è un uomo molto intelligente e spericolato. Mi ricorda per certi aspetti Trump e ti fa pensare a volte 'Ma questo è matto' anche se non lo è. Lui ha una grande autostima ma ha capito che un eccesso di questa aveva provocato un disastro nel post Spalletti. Nel momento in cui ha avuto il coraggio di fare due passi indietro, si è mosso in maniera molto intelligente. Ricordiamoci che De Laurentiis è il miglior presidente che abbiamo avuto in Italia negli ultimi quindici anni. Lui è riuscito a fare un Napoli vincente e a tratti divertente anche con una serie di esternazioni a volte fuori luogo come quando disse 'Se non vinco è perché qualcuno ha rubato. Se vinco io è perché tutto è andato bene'. Quest'anno ha capito che doveva stare zitto ed ha avuto ragione. Credo che farà un mix tra i desideri di Conte che non gliene frega nulla di programmare visto che vuole vincere subito e colpi anche in prospettiva visto che non trascurerà il suo modo di gestire con l'obiettivo di guadagnare più soldi nel futuro. Sarebbe una specie di miracolo".
Il Napoli può essere considerata la favorita naturale per il prossimo scudetto? Cosa si aspetta dalle rivali?
"Conte non lo ammetterà mai ma il Napoli è chiaramente favorita per lo scudetto anche se quest'anno sarà impegnata in Champions League e farà molte più partite. Dobbiamo considerare che il Napoli sta facendo una campagna acquisti importante e che si sono ribaltati un po' i canoni rispetto alla storia del calcio italiano. Noi abbiamo vissuto fino ad'ora Inter, Milan e Juventus che spendevano molto e facevano squadre più forti con stipendi altissimi mentre il Napoli provava ad arrangiarsi. Quest'anno invece ci rendiamo conto che il Napoli può spendere più delle grandi del Nord grazie alla sua gestione. L'Inter e il Milan sono in mano a fondi americani che hanno la filosofia di spendere soldi per giocatori di bassa fascia che guadagnano poco. La Juventus ha per la prima volta una dirigenza che dice che i conti devono tornare e si arrangia sul mercato. Il Napoli ha il jolly del mercato da utilizzare ed è così la favorita per lo scudetto. L'Inter sta ripiegando un po' su se stessa, il Milan ha preso un grande allenatore ma sta trattando giocatori che sono delle incognite e non sappiamo come si adatteranno. La Juventus ha un problema allenatore enorme così come l'Inter. Se dovessi fare una previsione vedo ancora davanti Napoli e Inter. Il Milan è un'incognita mentre la Juventus rischia di essere una grande delusione. Per me potrebbe addirittura non classificarsi tra le prime quattro".
Ringraziamo il direttore Ravezzani per la disponibilità.








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