Rafa Marin, perché non gioca? Il parere del mental coach Nicola Bonfiglio
Rafa Marin non gioca mai: sembra essere del tutto sparito dai radar dell'allenatore partenopeo. Per capire il "mistero" abbiamo chiesto un parere al mental coach Nicola Bonfiglio.

Non è un mistero che Rafra Marin, difensore spagnolo di 22 anni, arrivato al Napoli la scorsa estate dal Real Madrid dopo il prestito all'Alaves, continua a non giocare mai e infatti, al momento, ha collezionato solo due presenze con Antonio Conte alla guida della squadra partenopea.
Per andare a fondo del problema e capire esattamente cosa ci può essere dietro questo scarso, per non dire nullo impiego di un calciatore giovane e promettente come Marin, la redazione di AreaNapoli.it ha chiesto un parere a Nicola Bonfiglio, Mental Coach specializzato in Sport Coaching e Top Performance, il quale ci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Il motivo del mancato utilizzo del ragazzo non lo conosciamo, in quanto non viviamo lo spogliatoio del Napoli calcio. Certamente gli allenatori guardano molteplici aspetti durante la settimana prima schierare le formazioni ufficiali".
"A volte - ha continuato Bonfiglio - dimentichiamo che i mister sono legati ai risultati delle partite e non hanno interesse a togliersi un'importante freccia dal loro arco che li possa aiutare nel corso del match. Un altro aspetto da non sottovalutare è che il Napoli, oltre ad essere la prima in classifica, è la difesa meno battuta della Serie A, quindi cambiare gli interpreti che stanno facendo molto bene in quella difesa, risulta più complicato".
"Essendo giovane è fondamentale che Rafa Marin non si abbatta psicologicamente non giocando praticamente mai in gare ufficiali, questo è importante per la crescita di qualsiasi calciatore. Non avere più la fiducia in sé stessi è probabilmente la situazione peggiore che possa crearsi per un giovane, pertanto a prescindere dalla visione di un allenatore, ogni ragazzo deve necessariamente lavorare tutti i giorni per migliorarsi, sacrificandosi più degli altri che giocano, affinché il mister sia "costretto" a dagli una chance".
"Il concetto è che, il nostro valore non deve mai dipendere dagli altri. I ragazzi che seguo, quando si sono trovati in situazioni simili, hanno dovuto necessariamente cambiare marcia durante gli allenamenti, quindi uscire dalla loro zona di comfort e fare qualcosa di diverso per far cambiare idea al loro allenatore. Quando i calciatori invece, hanno un atteggiamento sbagliato, trovano continue scuse come ad esempio, il procuratore non mi ha trovato la squadra giusta, il nuovo modulo o schemi in campo, gli attacchi dei social e così via, lì devono cambiare immediatamente il focus, perché stanno cedendo il loro potenziale".
"Abbiamo potere sulla nostra mente non sugli eventi esterni, rendiamoci conto di questo e troveremo una forza incredibile. Non dobbiamo mai dimenticarci che la nostra forza interiore è più potente di qualsiasi difficoltà esterna. Perciò, la vera gara è su noi stessi, migliorarci tutti i giorni per essere altre persone molto più complete. Questa potrebbe essere una grande occasione per Rafa Marin, per potersi migliorare, uscendo sicuramente dalla sua zona di comfort e cambiare le attuali gerarchie di formazione".
"Se ci pensiamo bene, tutti noi abbiamo fatto dei miglioramenti nella nostra vita, uscendo al di fuori delle nostre comodità, in qualsiasi settore o aspetto della nostra vita. E' li, al di fuori che avviene la crescita, impariamo cose nuove e facciamo quelle esperienze che ci permettono di migliorarci per il futuro, diventiamo pericolosi quando dipendiamo esclusivamente dalla nostra crescita. A volte può essere conveniente che qualcuno ti metta in discussione, sei tu che devi dimostrare la tua forza tutti i giorni per essere un Top e il tuo allenatore ovviamente, ha tutto l'interesse a farti scendere in campo per il bene della squadra e di conseguenza per lui stesso, che dipende ovviamente dai risultati che raggiunge. Pertanto Rafa Marin, in questo preciso momento, ha ancora la possibilità di far cambiare idea ad Antonio Conte per dagli una chance e chissà, magari da quella occasione diventate un titolare inamovibile della difesa del Napoli", ha concluso Bonfiglio ai nostri microfoni.





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