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Alisson e lo straziante ricordo del padre: "Telefonata brutale, gesto di Klopp e dei miei compagni"

Il portiere brasiliano del Liverpool ha raccontato i tragici momenti della scomparsa del padre avventura durante la pandemia.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

02/05/2025 21:29 - Interviste
Alisson e lo straziante ricordo del padre: Telefonata brutale, gesto di Klopp e dei miei compagni

Alisson commuove tutti nel corso di un'intervista con The Players' Tribune Brazil. Il portiere del Liverpool, ex Roma, ha svelato come ha vissuto la morte del padre, 57enne, nel pieno della pandemia (2021). Queste le sue parole: "Quando ho ricevuto la notizia della scomparsa di mio padre, ero a un oceano di distanza da casa. Ero a Liverpool, nel bel mezzo della stagione 2020-2021".


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Ed ha aggiunto: "La sua morte è stata improvvisa. Uno shock totale. È stato come sentire la terra sotto i piedi. Klopp mi ha dato il tempo di elaborare il mio dolore. Pochi allenatori sarebbero così comprensivi. Per me, questo è il modo di fare del Liverpool. Ray Haughan, che all'epoca era il direttore del club, mi mandò un messaggio e mi disse che i compagni di squadra si erano riuniti e avevano concordato di pagarmi un volo privato per il funerale, così non avrei dovuto preoccuparmi di nulla".


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"Era una situazione impossibile perché all'epoca, per lasciare il Paese, al ritorno bisognava passare 14 giorni in quarantena in hotel. L'idea di tornare dal funerale di mio padre e rimanere bloccato da solo in una stanza d'albergo per due settimane era dura, ma la parte peggiore è stata immaginare mia moglie da sola per così tanto tempo. Sarebbe stata negli ultimi mesi di gravidanza e poteva succedere di tutto", ha aggiunto.

Infine altri dettagli: "Ho chiamato mia madre e mio fratello e gli ho spiegato la situazione. È stata la chiamata più brutale della mia vita. Abbiamo pianto molto, ma alla fine ho deciso che mio padre avrebbe voluto che rimanessi con i miei figli e la sua "figlia prediletta" e che li proteggessi, per quanto difficile fosse. Ogni volta che ho avuto l'occasione di abbracciarlo, l'ho abbracciato. Ogni volta che ho avuto l'occasione di dirgli che gli volevo bene, l'ho fatto. Non c'era altro da dire. Lui lo sapeva".


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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