Vittoria di testa (e di cuore): non è tempo di processi su Lucca e De Bruyne
Vittoria importante del Napoli contro il Cagliari, gli azzurri hanno dimostrato di essere una squadra compatta e combattiva fino alla fine.

Ci sono vittorie che non fanno rumore, ma fanno classifica. Che non infiammano i social, ma infondono fiducia. Il successo del Napoli contro il Cagliari, arrivato a venti secondi dal fischio finale, rientra perfettamente in questa categoria. Un gol pesantissimo di Anguissa – su assist di un Buongiorno in crescita esponenziale – regala tre punti al Maradona in una serata più complicata del previsto.
Sì, perché il Cagliari, ben messo in campo da Pisacane, ha mostrato di non voler recitare il ruolo della vittima sacrificale. Linee strette, pressing organizzato e personalità. Il Napoli ha dovuto sudare fino all’ultimo respiro per scardinare una difesa che ha concesso poco. Ma proprio per questo la vittoria ha un peso specifico superiore, perché maturata con pazienza, determinazione e spirito di gruppo. Non sempre si può vincere con il bel gioco: a volte, serve solo saper restare in partita fino all’ultimo secondo. E crederci.
In un contesto così, è doveroso spegnere i facili processi e i giudizi lampo. Lorenzo Lucca, ad esempio, è già nel mirino di chi pretende impatto immediato e continuità da top player. Due partite non bastano per tracciare un bilancio. Non lo erano per Hojlund al primo mese allo United, e non devono esserlo oggi per Lucca. Giudicare ora sarebbe come etichettare un libro dalla copertina ancora chiusa.
Lo stesso vale per Kevin De Bruyne, apparso opaco. Ma il talento non si discute, si accompagna. Chi ama davvero una squadra, non è schiavo delle pagelle del giorno dopo. Sostiene anche quando non brilla. Serve maturità ambientale, una crescita collettiva di tifoseria e stampa, per evitare che ogni pareggio diventi un dramma e ogni errore un processo pubblico.
Il Napoli non le vincerà tutte, lo sappiamo. Ma può affrontarle tutte, se chi lo circonda smette di vivere ogni partita come un referendum su singoli e allenatore. Serve equilibrio, anche quando l’equilibrio sembra noioso.
Come scriveva Jean-Paul Sartre: “Non giudicare le persone felici: non conosci la tempesta che hanno attraversato per arrivare lì”
Il Napoli, quella tempesta, ieri l’ha attraversata. E alla fine, ha trovato il sole.





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