Lobotka, già bella sintonia con De Bruyne: in campo parlano una lingua simile
Lo slovacco dimostra di trovarsi bene con il compagno di reparto: buona prova del numero 68 nella partita tra Napoli e Brest.

Se c'è una certezza, nel centrocampo del Napoli, è Stanislav Lobotka. Senza nulla togliere ai compagni di reparto, ma lo slovacco dà garanzie anche in questa fase di precampionato, portando a casa una prestazione positiva nella seconda sconfitta estiva della squadra allenata Antonio Conte, contro il Brest.
Tolto Kevin De Bruyne (una spanna sugli altri per qualità e spunti), l'ex Celta resta il faro della mediana, assicurando letture intelligenti, pressing e movimenti tra le linee per impostare la manovra dal basso. Anche nel caldo d'agosto, risulta lucido ed affidabile grazie alla sua sagacia tattica. L'impressione è che, al momento, sia uno dei pochi a parlare una lingua "simile" a quella del belga arrivato dal Manchester City.
Se le premesse sono queste, c'è da immaginarsi una stagione da protagonista per il numero 68, sebbene il fisico lo aiuti ad entrare in condizione prima degli altri. E' presto per giudicare, ma Conte sa di poter ripartire da un Lobotka che promette il solito rendimento e sa dettare i tempi, più un Kevin dalle grandi geometrie. La sintonia tra i due è già buona, e non può far altro che crescere. Pur nelle sconfitte, qualcosa di buono c'è sempre. Il bicchiere, in fondo, va visto mezzo pieno.





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