Conte "assatanato" a Castel di Sangro: ecco cosa ha fatto alla prima seduta
Com'è andato il primo allenamento in Abruzzo, dove il Napoli è sceso in campo oggi pomeriggio allo stadio Patini.

Antonio Conte tiene tutti sul pezzo. Lo vedi lì, sul cerchio del rettangolo verde di Castel di Sangro, come se fosse ancora un centrocampista. Era uno che amava gli inserimenti, che ci metteva la testa: arrivava di slancio e la spizzava, battendo gli avversari con gli anticipi dalle retrovie.
Forte fisicamente, combattivo. Con gli "occhi della tigre": come vuole il suo Napoli in campo. Abile ad entrare in area e concludere in porta, pur non calzando i panni dell'attaccante. Era piuttosto prolifico, per uno che partiva dai 50 metri. Le sue marcature erano spesso istintive, con un gesto improvviso, acrobatico e spettacolare. Spettacolo, appunto. Quello che la sua squadra è chiamata a dare in Europa, a suon di buoni risultati anche in Champions. Senza perdere di vista un obiettivo a lui molto caro: difendere lo Scudetto.
Per riuscirci, Conte sa che deve curare ogni dettaglio. E lo fa: in modo quasi "maniacale". Come una sorta di regista, si piazza tra le due squadre in partitella, lì nel mezzo, e distribuisce senza sosta indicazioni a destra e manca: cosa è fatto bene, cosa meno; dove si può e si deve migliorare. Ha l'aria del direttore d'orchestra. Osserva tutto. E bacchetta.
Il lavoro, al primo giorno in Abruzzo, si concentra in special modo sui movimenti e la ricerca dello spazio. Per un calcio "maschio", sì, ma anche moderno. Di quelli che sanno sfruttare ogni esitazione avversaria per inserirsi da dietro. Proprio come faceva Antonio, quando le partite le giocava e non le guardava soltanto dalla panchina.





![]() | 9 |
![]() | 9 |
![]() | 7 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 5 |
![]() | 4 |
![]() | 4 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 2 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |