Tosto: "Vi racconto perché scelsi il Napoli. Meret e Milinkovic-Savic si divideranno le partite"
"Al Napoli mancano giusto gli ultimi tasselli, magari lascerà un piccolo spazio per il mercato del gennaio", ha spiegato l'ex terzino.

Vittorio Tosto, ex terzino del Napoli, è intervenuto a "Napoli Magazine Live" su Radio Punto Zero. Queste le sue parole: "Sono cresciuto in Calabria, dove nell’86 festeggiavamo perché la Calabria era invasa dai napoletani, Nacque un quartiere che fu denominato San Paolo".
"Negli anni che ho giocato nella Salernitana, ho avuto l’opportunità della chiamata del Napoli che, per me, da meridionale, è stato un desiderio. Lasciai la Serie A, l'offerta del Bologna, per andare in Serie B e portare il Napoli in Serie A. Feci un campionato straordinario e la gente me lo riconosce ancora. Feci parte di una delle pagine più brutte, con il fallimento di Naldi, poi fortunatamente è intervenuto De Laurentiis e da lì è nata la sua era con due Scudetti e un quarto di finale di Champions. Penso che nella sua testa non c’è solo lo Scudetto, ma anche un miglioramento del quarto di finale raggiunto da Spalletti in Champions. Il mio Napoli? Era un grande Napoli, ci fu la presentazione in piazza del Plebiscito e c’erano 80mila persone in piazza. Il Milan vinse la Coppa Campioni, nello stesso periodo, e in piazza c’erano meno persone di quante ce n’erano a Napoli", ha raccontato.
"Dove può arrivare il Napoli e come può essere migliorato? Il Napoli ha costruito e ha migliorato quello di cui che aveva bisogno. Al Napoli mancano giusto gli ultimi tasselli, magari lascerà un piccolo spazio per il mercato del gennaio. Non posso sbilanciarmi su cosa può raggiungere, bisogna aspettare la chiusura del mercato e vedere le rivali in Italia e in Europa. Ci sono ancora squadre che hanno il mercato incompleto. Il Napoli è quello che si è mosso meglio e ha migliorato la rosa. Le altre ancora non e oggi non rispecchiano il reale potenziale che possono avere durante la stagione. Penso che il Napoli ha un obiettivo principale, conoscendo Conte: dopo aver vinto in Italia, visto il mercato, credo che nella testa ci sia di superare la storia di Spalletti in Champions League. Credo che punti a raggiungere almeno la semifinale di Champions. Meret e Milinkovic-Savic? C’è una garanzia, il salto di qualità che ha fatto Conte nella sua carriera nel gestire queste dinamiche. Conte era molto bravo a gestire campioni di un certo livello e non a caso è diventato il capitano della Juventus. Tra Meret e Milinkovic-Savic, per Conte è una superficialità nel gestirli. Bisogna metterli in una sana competizione, ma un portiere deve sapere qualche giorno prima che giocherà quella partita. Non bisogna arrivare all’ultimo momento. Credo che disputeranno le stesse partite”, ha concluso.
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