Timo Suarez: "Ho scoperto insulti che nemmeno sapevo esistessero"
Timo Suarez doveva sostituire lo speaker del Napoli Decidel Bellini, ma poi c'è stato il dietrofront della società partenopea.

La querelle sul nuovo speaker dello stadio Diego Armando Maradona, nata dopo l'addio a sorpresa di Decibel Bellini e il successivo dietrofront della SSC Napoli sulla nomina di Timo Suarez, continua a far discutere. Oggi, ospite negli studi di Radio Marte, lo stesso Suarez ha scelto l'arma più sottile ma spesso più potente: l'ironia.
"Sono qui: fin quando resto vivo e in piedi resto qui… poi non si sa cosa succederà. Ho preparato un libro con tutti gli insulti: ho scoperto offese che nemmeno sapevo esistessero", ha detto, con un sorriso che nasconde solo in parte la fatica di questi giorni. Dietro le battute, infatti, si intravede il volto amaro di una vicenda che poteva essere gestita in maniera diversa. La piazza, comprensibilmente legata alla voce storica che per anni ha scandito gol ed emozioni, ha reagito con forza. Forse troppa. E nel mezzo è rimasto proprio Suarez, designato dalla società e poi lasciato solo a fronteggiare critiche, accuse e un'ondata di ostilità.
Che resti o meno in orbita Napoli, il suo intervento di oggi ha il sapore di una rivincita: il coraggio di mostrarsi con leggerezza e autoironia, anche quando l'opinione pubblica si è trasformata in un tribunale severo. Non è detto che il tempo riesca a cancellare del tutto le tensioni di queste settimane, ma di certo le parole di Suarez aiutano a mettere a fuoco un concetto semplice: dietro a un ruolo, a una voce, c'è sempre una persona.
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