Krol: "Napoli rimarrà sempre nel mio cuore. Non giocai con Maradona per un motivo"
Ruud Krol, storico calciatore del Napoli, è stato intercettato da Sky Sport e ha parlato di alcuni argomenti che riguardano la squadra azzurra.

Ruud Krol è stato uno di quei giocatori che ha scritto pagine di storia al Napoli, un giocatore dai piedi vellutati e, soprattutto, ha dato l'anima per la maglia azzurra. Tanto è vero che, quando gli chiedono cosa rappresenta per lui la città partenopea, si emoziona sempre.
E lo ha fatto ancora quando è stato intercettato da Sky Sport, dove ha parlato anche del suo mancato incrocio con Diego Armando Maradona: "Mi dispiace, ci fu un po' di casino in società. Arrivò Maradona, io avevo trovato la forma solo negli ultimi mesi del campionato e loro erano un po’ incerti. Alla fine sono andato via. Mi sarebbe piaciuto giocare insieme? Di sicuro. Abbiamo giocato tre volte contro e lui non ha mai vinto. Sarebbe stato bello giocarci insieme, è un ricordo molto bello quello delle sfide da avversari".
Ha, poi, evidenziato: "Che rapporto ho con Napoli? Servirebbero sei mesi per spiegarlo. È una città unica nel mondo, non l’avrei mai immaginato: sono nato ad Amsterdam e ho vinto con l’Ajax, ma Napoli rimarrà sempre nel mio cuore".
"Oggi giocano giornata piena visto che giocano Ajax e Napoli? Sì, spero che facciano entrambe risultato. L’Ajax ha zero punti e il Napoli ne ha bisogno per salire in classifica. Il Qarabag è una squadra pericolosa, ha energia e va sempre in contropiede. È molto ben organizzato".
La sua spiegazione sulla pausa di riflessione di una settimana tra Conte e Napoli: "Penso che volesse svegliare i suoi giocatori, molti dei quali rientrati nei propri Paesi per le nazionali. Un allenatore ha tante cose per la testa, ho pensato fosse il momento giusto per lui affinché ricaricasse la batteria. Ha fatto bene".
"È tornato a tre, come noi con Bruscolotti e Ferrario? Marangon era così. Aveva trovato questa formula e siamo andati molto bene. In questo periodo si parla solo del 3-4-3, ma anche noi giocavamo con tre difensori. E alla fine a calcio si gioca sempre undici contro undici".
"Senza De Bruyne manca qualcosa? Sì. E se guardate l’asse del Napoli è sempre stato infortunato, è una cosa che ha il suo peso".
"Questo Napoli mi fa emozionare? Io mi sono innamorato di tutti gli allenatori che hanno fatto bene a Napoli. Vale per Spalletti, ma anche Conte ha vinto lo scudetto con un altro stile di gioco. E un allenatore che vince lo scudetto a Napoli va sempre bene. Io credo che in questa squadra siano essenziali alcuni giocatori come Lobotka e McTominay. È una squadra che può lottare per lo scudetto, specie se alcuni degli infortunati torneranno, a partire da Lukaku e De Bruyne ovviamente”.
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