Italia Under 21, Baldini attacca: "Il calcio italiano è pieno di talenti, ma è inquinato"
Silvio Baldini, CT dell'Italia Under 21, ha attaccato il calcio italiano nella sua lunga conferenza stampa.

Silvio Baldini è il nuovo CT dell'Italia Under 21 e si prepara ad affrontar le prime gare della sua avventura. Giocherà contro il Montenegro e la Macedonia del Nord, match validi per la qualificazione all'Europeo di categoria. Nella sua lunga conferenza stampa, l'ex tecnico del Pescara ha anche attaccato il calcio italiano.
Ecco le sue parole: "L'Italia è piena di talenti, sta a noi avere pazienza e coraggio nel valorizzarli. Cercheremo di farlo anche in Under 21, anche se chiaramente il tempo per lavorare è poco: dovrò essere bravo nel trovare una sintesi al mio lavoro e riportarlo nella maniera più semplice possibile senza fare confusione, spiegando delle piccole regole di atteggiamento che possono premiarci. Siamo una squadra che può giocare 4-3-3 o 4-2-3-1, che reputo i moduli più offensivi in assoluto e quelli più utili a coprire di più il campo: mi piace vedere giocatori che attaccano la profondità e vanno alla ricerca del gol, è così che proveremo a essere".
"Ma cosa mi sento di rispondere a chi dice che non ci sono talenti? Purtroppo il mondo del calcio è inquinato da troppe persone il cui interesse è solo il guadagno, tanti si accontentano anche di guadagnare poco, mica sono Raiola che prendeva 150 milioni, questi piccoli squali che vivono di questa predazione, che depredano le piccole società, e all’estero trovano più copertura, quindi lo fanno dove è meno visibile che stanno facendo un furto. Se avessimo la capacità di isolare questi ragazzi da tanti personaggi, il loro valore verrebbe fuori, tanti sapientoni invece vogliono aiutarli per riempire le loro tasche, il mio compito difficile è questo, togliergli dalla testa di guadagnare tanti soldi ma di migliorare ogni giorno".
"Sono abituato a usare termini un po’ volgari, e con la maglia azzurra non lo posso fare. Non mi sento ingabbiato ma il mio ruolo è cambiato, se succederà non succederà pubblicamente ma negli spogliatoi. E aggiungo: tante volte quando uso questi termini cafoni, non è perché sono cafone, ma perché il mondo del calcio è pieno di lestofanti che vanno apostrofati con questi aggettivi, è un mondo che non ti rispetta e merita di essere trattato in questo modo".
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