Logo AreaNapoli.it

Il presidente del Trapani shock: "Maradona è stato assassinato, conosco il colpevole"

Valerio Antonini, presidente del Trapani, ha rilasciato una rivelazione sconvolgente sul caso Maradona ai microfoni di Radio CRC.


Lorenzo VallettaLorenzo VallettaGiornalista

12/03/2025 15:14 - Interviste
Il presidente del Trapani shock: Maradona è stato assassinato, conosco il colpevole

Il caso di Diego Armando Maradona continua a suscitare dibattiti in tutto il mondo, alimentato dalle ipotesi secondo cui il Pibe de Oro potrebbe essere stato assassinato. A suffragare questa tesi, è in corso un processo e sono emerse immagini sconvolgenti che hanno profondamente commosso i suoi figli. Nel frattempo, nel corso della trasmissione A Pranzo con Chiariello su Radio CRC, il presidente del Trapani, Valerio Antonini, ha rilasciato una rivelazione shoccante sul caso Maradona, aggiungendo ulteriore mistero a una vicenda già carica di interrogativi.


PUBBLICITÀ

Ecco le sue parole: "Il rapporto tra me e Diego Armando Maradona si era consolidato negli anni poiché abbiamo lavorato insieme in Sudamerica per tanti anni. Noi abbiamo creato un qualcosa che nel mio settore, che è quello della distribuzione di grano, è un qualcosa di unico grazie ai rapporti che Diego aveva con i presidenti. Abbiamo fatto un grande lavoro di team insieme anche a Stefano Ceci. Si era creata una sinergia straordinaria, conservo gelosamente ancora un audio di Diego in cui diceva che io ero uno dei pochi nella sua vita che gli aveva fatto solo guadagnare soldi e non gliene non aveva mai dovuto dare".


PUBBLICITÀ

"Io non solo sono convinto che Diego sia stato assassinato ma ho da anni tutta una serie di informazioni che gestivo direttamente poiché spesso con Diego andavamo in viaggi di lavoro in Venezuela, Cuba e Venezuela. Ne ho vista di cotte e di crude per cui potevo scrivere un libro".

"C’erano personaggi che ruotavano intorno a Diego che hanno contribuito in maniera chirurgica a quello che è successo e mi riferisco a chi gestiva la parte legale di Diego che gli faceva firmare tutto ciò che doveva firmare anche quando Diego non era in buone condizioni. Tutte queste cose sono successe da anni".

"L’Avvocato M. M. è il principale responsabile e il colpevole della morte di Diego poiché è lui che ha nominato le persone che facevano parte del suo entourage che si occupavano anche di controllarlo ma che in realtà lo facevano ubriacare e lo facevano ridurre in pessime condizioni per poi abbandonarlo. Il suo avvocato si occupava della scelta del medico e delle strutture su cui Diego si poteva appoggiare".

"Il rapporto con le figlie è stato particolare, dovevi conoscere Diego per capirlo. Lui era un uomo difficile e particolare, stare vicino a lui non era comune. Le figlie sono cresciute sempre con alcune caratteristiche che erano molto simili al carattere della madre con cui Diego si scontrava tanto che con una delle due aveva un rapporto addirittura conflittuale negli ultimi periodi".

"Ricordo ancora un evento particolare. Il 30 ottobre 2019 ero con lui nella casa che aveva affittato a Buenos Aires per il suo compleanno. Non c’era nessuno dei figli. Durante il suo compleanno i membri del suo entourage gli passarono da bere l’inverosimile tanto che chiamai la governance per dirgli che non stava bene ma loro continuavano a dargli birra e vino. Ad un certo punto arrivò la figlia Giannina e si scontrò verbalmente con il suo avvocato poiché il padre era in condizioni impresentabili. Nella totale indifferenza, gli fu risposto davanti ad una trentina di persone che Diego era così e stava bene e che loro non erano nessuno per ridurlo in quella maniera".

"Quella sera capii che nessuno di quelle persone volevano veramente bene a Diego. Dopo mezz’ora mi ritrovo Diego a firmare dei fogli in bianco che servivano a qualcuno per poter dire di essere intestatario del brand e del nome di Maradona".

"Stefano Ceci è stato l’unico che ha tentato di aiutarlo poiché gli è stato sempre vicino. C’è una causa in corso, questa situazione è legata ad un contratto che Stefano ha regolare con Diego con una società di riferimento del suo avvocato in cui Diego cedeva tutti i suoi diritti d’immagine e di nome. C’è una causa in corso tra la società di Stefano e quella dell'avvocato di Diego per chi ha effettivamente i diritti".

"Negli ultimi otto anni sono successe alcune cose importanti nella vita di Diego che erano legate a me. Io portai Diego da quello che era il mio partner commerciale che era il più grande imprenditore nel mondo del grano, il Presidente Francesco Casillo, poiché avemmo l’idea di coinvolgere Diego per farlo diventare l’apripista nel mondo del business. Diego ha ricevuto decine di milioni di commissioni ma questi soldi finivano su un conto corrente svizzero che posso fornire alle autorità di Buenos Aires qualora me lo chiedessero, cointestato al suo avvocato e a Maradona a firma disgiunta che consentiva a lui di poter disporre di questi soldi come e quando voleva".

"Inizialmente Diego aveva un conto corrente intestato solo a lui dove venivano versati gli importi alla commissione che lui aveva generato. Quando il suo avvocato cominciò a raffigurare Diego agli inizi del 2015, mi chiamò per dirmi che il conto corrente di Maradona è cambiato e di pregarmi di trasferire i soldi su quel conto. Rimasi interdetto in quel momento poiché era evidente che dietro questo interesse dell'avvocato di Maradona, c’era un suo secondo fine che era quello di poter mettere mano al capitale di Maradona e di poter disporre di quei soldi".

Il suo avvocato voleva controllare interamente il patrimonio di Maradona. Diego era molto debole e consapevole di non avere nessuno vicino che potesse aiutarlo. È stato abile a convincerlo del contrario che lui potesse essere una forza per Maradona e che potesse diventare un aiuto per lui.

"Io ho detto a Stefano di riportarlo in Italia, cercando di farlo vivere qui. Quando viveva a Dubai stava benissimo e quello fu il momento decisivo della vita di Maradona quando gli fu intimato di andarsene in Messico. In quel momento avevo capito che stava accadendo qualcosa di grosso. Quando arrivò il Covid Diego ebbe delle crisi poiché stava male e voleva uscire. Lui era stanco di vivere, me lo disse chiaramente".

"De Laurentiis? Un fenomeno assoluto. Quello che ha fatto a Napoli è eccezionale. Ha preso una squadra in Serie C inesistente e l’ha portata ai piani alti lottando per lo scudetto. Ha portato allenatori del calibro di Ancelotti e Benitez. Inizialmente a Diego non piaceva De Laurentiis, poi si sono conosciuti grazie a Stefano Ceci e da lì si sono frequentati. Diego aveva grande stima di De Laurentiis poiché è difficile parlare male di lui. De Laurentiis ha fatto diventare il Napoli una squadra importante. Lui ha grandi capacità anche se ha difetti come tutti gli esseri umani".

"Vi avverto: non abbandonate Maradona! Diego ha portato la bandiera di Napoli ovunque. Non è un fatto secondario quello che è successo, date voce a questa storia. Credo che sia giusto ricostruire la verità. Un uomo come".


PUBBLICITÀ

Condividi questo contenuto

Lorenzo VallettaLorenzo Valletta
Classe 1997, è il rampollo più giovane della famiglia di AreaNapoli.it. Giornalista pubblicista iscritto all'ODG Campania, ha giocato a calcio a livello agonistico ed è tifosissimo del Napoli.

ANNUNCI SPONSORIZZATI
Guarda suGuarda su YouTube
ANNUNCI SPONSORIZZATI
Ultimissime notizie
Logo Inter Inter24
Logo Roma Roma24
Logo Milan Milan22
Logo Napoli Napoli22
Logo Bologna Bologna21
Logo Juventus Juventus19
Logo Como Como18
Logo Sassuolo Sassuolo16
Logo Lazio Lazio15
Logo Udinese Udinese15
Logo Cremonese Cremonese14
Logo Torino Torino14
Logo Atalanta Atalanta13
Logo Cagliari Cagliari10
Logo Lecce Lecce10
Logo Pisa Pisa9
Logo Parma Parma8
Logo Genoa Genoa7
Logo Verona Verona6
Logo Fiorentina Fiorentina5
Prossima partita del Napoli
NapoliNapoli
AtalantaAtalanta
Napoli-Atalanta, i precedenti
Serie A, sabato 22 novembre alle 20:45
PUBBLICITÀ
Notizie più lette