Baggio confessa: "L'unica squadra dove avrei voluto giocare all'estero. Ascoltavo i loro cori in auto"
In un'intervista l'ex campione Roberto Baggio ha raccontato alcuni retroscena legati alla sua carriera.

Intervistato in esclusiva da The Athletic, Roberto Baggio è ritornato a parlare di USA 94: "L’intero Mondiale, non solo le nostre partite, è stato influenzato dal caldo. Abbiamo dovuto sforzarci oltre i limiti di ciò che era umanamente possibile per essere in grado di giocare. Ma nonostante tutto, siamo stati spinti dalla passione e dalla voglia di raggiungere risultati, e molti italiani che vivevano lì da immigrati erano orgogliosi di noi. Era una spinta in più per superare gli ostacoli".
Poi una confessione particolare del Divin Codino: "Ho sempre rifiutato squadre fuori dall’Italia, perché sognavo di tornare in Nazionale e giocare il Mondiale in Giappone (nel 2002). Ci sono state opportunità, ma le ho sempre messe da parte. Se mi chiedi se avessi voluto giocare al Boca Juniors, alla Bombonera, ti direi: ‘Certo’. Certo che l’avrei fatto, se fossi stato in grado di farlo. Le loro canzoni di 25 anni fa sono belle, ti portano in un’altra dimensione".
"Quando le senti, hai voglia di cantare anche se non conosci le parole o il significato. Le mettevo in auto quando portavo i miei figli a scuola perché volevo che fossero felici e andassero a scuola con il sorriso; era come una medicina. C’è purezza nell’aria argentina. L’ho sempre considerato un posto dove potevo fuggire dal mondo, allontanarmi da tutto. Lì, ho potuto liberarmi mentalmente e rilassarmi perché sono stato tagliato fuori dal mondo in cui ho vissuto per 11 mesi e mezzo dell’anno" ha concluso Baggio.






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