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Barcellona-Napoli, due squadre simili. Probabili formazioni e analisi tattica

Probabili formazioni di Barcellona e Napoli, analisi tattica delle due squadre e le possibili chiavi della partita del ritorno degli ottavi di Champions League.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

11/03/2024 23:08 - Coppe
Barcellona-Napoli, due squadre simili. Probabili formazioni e analisi tattica

Allo Stadio Olimpico Luís Companys sulla collina di Montjuic, contro il Barcellona il Napoli cercherà risposte concrete sul presente e sul futuro della stagione, in una gara di difficoltà almeno pari all'importanza stessa della contesa. In palio passaggio ai quarti di finale di Champions League, un discreto gruzzolo come premio per la eventuale qualificazione, nonché un futuro al Mondiale per Club che la squadra di Aurelio De Laurentiis insegue a tutti i costi.


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LA SITUAZIONE IN CASA BARCA. E' curioso riscontrare come una squadra che è terza a un punto dalla seconda in Liga, che vanta il secondo migliore attacco con 57 reti, che sia prima nel possesso palla con il 64.9% e nei tiri in porta a partita con 5.82 di media a gara, e che sia seconda nel PPDA ossia indice di riaggressione immediata con 7.83, sia certamente la squadra più criticata della Liga, tant'è che Xavi ha già ufficializzato il suo addio a fine stagione. Come già nella gara di andata Xavi deve far fronte a diverse defezioni che ne hanno di  fatto ridotto il rooster a disposizione. L'ultima partita giocata in casa contro il Maiorca e vinta di corto muso grazie all'ennesima perla del talentino Yamal, ha restituito al tecnico blaugrana un ulteriore pieno di critiche e di malumori dell'ambiente, ma anche fatto temere per le contusioni riportate dallo stesso Yamal e da Raphinha, costretti ad abbandonare in anticipo il terreno di gioco doloranti. Tuttavia sembrerebbero non  esserci problemi per la loro disponibilità nella gara contro i partenopei, mentre non ci saranno di certo gli infortunati di lungo corso Gavi e Balde ai quali si sono di  recente aggiunte i pesantissimi infortuni di De Jong e di Pedri. Da valutare infine la possibilità di impiego dei rientranti Marcos Alonso e Ferran Torres.  Xavi quindi dovrebbe confermare il classico schieramento 1-4-3-3 con una minima possibilità di 1-4-2-3-1 nel caso volesse essere ancor più spregiudicato e presentare 3 trequartisti Raphinha, Yamal e Joao Felix dietro Lewandowski, lasciando Christensen e Gundogan come baluardi della mediana a protezione della linea difensiva a 4 formata, davanti a Ter Stegen, da Koundè a destra, Cancelo a sinistra e da Araujo e Inigo Martinez al centro. L'ipotesi di ovviare  all'emergenza portando Cancelo sulla linea dei centrocampisti adattandolo come mezz'ala resta in piedi ma riteniamo molto più probabile, come già all'andata, la presenza di tre centrocampisti puri con l'aggiunta quindi di Fermin Lopez (in vantaggio su Romeu) in mediana e con due ali Yamal e Raphinha a supporto del centravanti polacco. 


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LA SITUAZIONE IN CASA NAPOLI. In quel di Castel Volturno la situazione sembra abbastanza lineare dopo l'avvento della nuova guida tecnica che però segna ancora il cartello "lavori in corso ". Gli evidenti miglioramenti sia in chiave tattica che in chiave di approccio mentale sono però ancora accompagnati da una serie di errori che coinvolgono i singoli e di conseguenza i reparti. In particolare, se in avanti sembra risolta la crisi del gol, nella fase difensiva Calzona ha ancora tanto lavoro da fare. Troppe sbavature, pressione a volte tardiva sul portatore di palla, preventive da mettere a punto e soprattutto l'attenzione sulle palle inattive dalle  quali ancora si originano troppi pericoli. In tema di infortuni i soli Ngonge e Cajuste sono  reduci da un periodo di stop forzato per noie muscolari, ma potranno essere in panchina per la difficile trasferta in terra catalana. Pochi dubbi di formazione quindi per Calzona  che dovrebbe poter schierare lo stesso undici dell'andata, con Meret tra i pali, Di Lorenzo a  destra e Olivera a sinistra con Rrahmani e Juan Jesus al centro nella consueta difesa a 4. A  centrocampo agiranno al fianco di Lobotka a destra Anguissa e a sinistra Traorè, mentre il  tridente offensivo vedrà come protagonisti Politano a destra e Kvaratskhelia a sinistra, con Victor Osimhen al centro.

PROBABILI FORMAZIONI

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Kounde, Araujo, Inigo Martinez, Cancelo; Christensen, Fermin Lopez, Gundogan, Yamal, Raphinha (Joao Felix), Lewandowski. All. Xavi.

 NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona.

LE POSSIBILI CHIAVI TATTICHE

Il modulo di base praticato dal Barcellona è molto fluido nei meccanismi e prevede l'avvio della costruzione dal basso con la partecipazione dei difensori centrali e del portiere Ter Stegen; si cerca di muovere le linee avversarie per trovare spazi proprio tra le linee. Questo tipo di situazione creata ad arte dagli uomini di Xavi abbiamo imparato a conoscerla nella partita di andata quando a turno da un lato Gundogan e dall'altro Pedri si disponevano tre le linee in zona di trequarti per poi imbucare per Lewandowski o per andare alla conclusione sfruttando proprio i movimenti del polacco. Nel primo tempo del Maradona questa dinamica ha portato più volte, specie nei primi 20 minuti, a situazioni di pericolo e, nella ripresa ha generato poi il gol del provvisorio vantaggio catalano. Il Napoli in questa situazione, disposto come vediamo nella lavagna in non possesso con un 1-4-5-1, dovrà prestare massima attenzione a non dare linee di passaggio destinate alle zone che vediamo nelle aree ombreggiate, e al tempo stesso dovrà presidiare con attenzione le due laterali dove sia Koundè che soprattutto Cancelo vanno in sovrapposizione. In taluni momenti il portoghese è  di fatto il quarto attaccante.

Come già evidenziato in altre gare del Barca, anche nella partita del Maradona abbiamo potuto constatare come la fragilità dei catalani sia proprio nella fase difensiva, sebbene nelle ultime 3 gare la difesa non abbia subito reti. Tuttavia con 34 reti al passivo i catalani rappresentano la  decima difesa della Liga e il portiere è diciassettesimo per percentuale di parate col 66.7%. La linea difensiva guidata da Araujo vede i centrali che stringono la posizione per mantenere il fuorigioco e per tenere Osimhen in costante raddoppio potenziale. Il Napoli dovrà provare a tenere le due ali, a destra Politano e a sinistra Kvaratskhelia, molto alte e larghe e al contempo  portare in inserimento alle spalle dei due terzini blaugrana da un lato Olivera e dall'altro soprattutto Di Lorenzo, in invasione degli spazi ombreggiati nella lavagna, approfittando di due veri e propri mismatch rispetto alle 2 ali catalane Raphinha e Yamal, molto poco propensi alla copertura di quegli spazi che il Napoli dovrà provare ad attaccare, come illustrato dalla lavagna.

In conclusione due squadre che si affronteranno a specchio, ma al tempo stesso due compagini molto simili tra loro oltre che nella filosofia di gioco e nelle relative fragilità, anche nei dati rilevati che riportiamo nella tabella di seguito. Il Napoli potrebbe azzerare la evidente superiorità in termini di qualità degli elementi in forza ai catalani con una prestazione di squadra e con una fase difensiva finalmente all'altezza.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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